Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961

Si produceva secondo le proprie capacità fisiche e si riceveva n seconda delle entrate. li sistema delle mense popolari si era esteso anche nelle città. Però la necessità di una vita intima costrinse ad istiluire un salario (a. miliare. A Lerida lo scapolo percepiva 50 pesetas di cui 25 alla mensa collet• tin; con un malrimonio senza figli si raggiungeva la paga di 60 pesetas e di 70 se con figli. A Pia de Cabra cinque pesetas al giorno e due per ogni membro dì famiglia. A Orriols: l'uomo ammogliato cinque pesctas; la dou.na maritata tre; lo scapolo di et.à maggiore ai quindici anni, otto pe– sctas; i minori di <1uindici anni, Ire pcsetas. A l\fonzon: il matrimonio por• tnva un aumento di nove pesctns più 3,50 per ogni figlio minore; superati i 14 anni di età per i figli si percepivano q1rnt1ro pesctas. A San l\fntco: il capo famiglia tre pcsctas; la moglie due; )o scapolo tre; i minori di se– dici anni, una peseta e mezzo. A Brihuega: 5 pesctas per il coniugato e 0,75 per ogni figlio. Si lavorasse o meno, tutli i giorni erano retribuiti. In diverse collettivi1à non si pagan con il danaro deJJo Stato; io altre per un po' di tempo uou circolò alcuna moneta. Molte di q·uestc collettività avevano una moneta speciale; alcune pa• gavano con ricevute che si chiamavano « huoni » o «valute>, di lavoro che potenno essere cambiale in articoli di consumo. A Peiialba erano sta• te prese delle misure per evitare il cumulo di danaro. Si obbligavano le collet1iviti1 ad impegnarlo via via che lo guadagna,·ano. A Seros gli sca(>oli mangiavano alle mensi popolari e gli si forniva la biancheria pulita. A San Mateo l'alimentazione e i vestiti dei celibatari senza famiglia erano a carico delle donne della colle1tività. Per ogni malrimonio la col1ettività contribuiva alla creazione del nuo– vo focolare. A Graus gli sposi no,,elli si riposavano per una setlimana. La coopcralil•n dava loro mobili, casa, ccc. che i contraenti ammortizzavano con il tempo. A Pellalba gli sposi ricevevano, in regalo, il mobilio completo. La democrazia, al1 1 interno dc11a colle1tività, era rigorosa, Hospitale de Llobrcgnt teneva l'assemblea generale ogni tre mesi per studiare il 1>ro• gramma generale della produzione e per vagliare le varie necessiti!. In della occasione il consiglio di amministrazione presentava il bilancio. A Ademuz 11assemblca generale si teneva ogni sabato. A Alcolea de Cinca l'assem– blea si teneva ogni qualvolta cm ritenuto necessario. I collettivisti tenevano in gran conto il problema medico-sanitario che, quasi sempre, era gratuito. La eollctti,•ità di Masroig pagava annualmente uu medico per i bisogni degli associati. A Granadella era lo stesso, però i membri erano associali a1110spedalc del Popolo di Barcellona. A Pe– iialba sin il medico che il veterinario Eaccvauo parte della connmità. La Fedcra:ione delle Colleuività di Aragona aveva associati tutti i suoi mcm• bri all'ospedale. In nitri paesi (Montblanc) i servizi medici e sanitari erano a carico dei municipi. Man mano che si producevano i disastri della guerra, le popolazioni delle località conquistale dal nemico, furono c,,acuatc e portate nei centri delle retrovie. Le collettività assorbirono la maggior parte degli sfollati, 488

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