Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961

rath•e ave,•ano eliminato l'intermediario, il piccolo commerciante, il gros– sista e l'accaparratore, così che i prodotti erano moho pili a buon mercato per i consumatori. Le collettività avrebbero soppresso i parassiti sociali dei campi e la operazione sarebbe stata completa se non Cossero entrati nel gioco i par– titi politici con tutte le loro speculazioni. La popolazione non collettiviz– zata beneficiava ugualmente clei vantaggi ciel sistema perché Je cooperative permettevano la distribuzione dei generi a dei prezzi ragionevoli a tutti. Abbiamo già detto che i piccoli proprietari facevano i loro scambi per mezzo delle cooperative della collettività. Bisogna aggiungere che !a– ce,•ano anche Je loro provviste negli stessi economati. Nelle collct1ivi1à al– cuni servizi erano gratuiti come q11elli del barbiere, del cinema, della scuola, ccc. Gli scambi dei prodotti avvenivano regolarmente, senza dann.ro tra le varie collettività. Per gli scambi dei prodotti, attraverso il Comune, si stabiliva il prezzo su quelli u(ficiali, cd anche con la moneta Jegnlc se lo scambio veniva valutato in danaro. Per g1i scambi propriamente detti la valutazione non era tanto ri– gorosa. In alcune localitì1 si attribui,,ano i prezzi secondo i costi del 19 luglio; in altre secondo que1li del commercio libero. Tra le colletti,,ità aragonesi non si guardava troppo al «dare» cd aH'« avere». Cnlaudn cambiava l'olio con i prodotti tessili delle fabbriche di Barcellona. A Ada– muz, invece, si adottavano s:a lo scambio che la compravendita. AH'inizio i commercianti delle città si oppone,•ano a tulle le forme di scambi, però con il continuare de1la guerra, quando i prodotti alimen– tari scarseggiavano e la moneta subì PinUazione, i commercianti preferi– rono lo scambio a11a compravendita. Le coHettivitit agricole ampliarono il loto raggio d'azione incorpo– rando le industrie affini e complementari, come i pani6ci, i barbieri, i laboratori, l'allevamento, ccc. L'installazione per Pa11cvnmento di Vilaboj importava una spesa di 32.000 pesetas. Vi erano in essa 20 vacche da latte, 27 vite11i e una quantità di polli. La co11ellività di Amposta insta11ò una fattoria valutata 200.000 pesetas. Quella di Graus era famosa per 111 sua perfozionc, per i metodi scientifici e 1>eril trattamento fatto agli animali (circa seimila) di tutte le specie. Tutte le comunità avevano gli animali eia lavoro e gli allrezzi neces– sari. Solo poche mancavano di macchine agricole. Hospitalet dc Llobregal acquistò macchinari per un valore di 180.000 pesetas; Am1>osta disponeva cli 14 trattori, 15 trebbiatrici e 70 canlli da lavoro e da tiro; Alcolea de Cinca ac<1uistò una trehbiatrice, un trattore cd un camion; Alcafiiz controlta,,a 9 frantoi per olio, 3 mulini e una centrale elettrica, General– mente le attrezzature erano impiegate per migliorare Jn produzione. Il 27 marzo 1938 Scros fu occupata dal nemico. La collettività aveva poco denaro in cassa, però possc<leva 1200 1>ecore, 100 maiali, 30 vacche, 36 cavalli e muli, un pollaio molto ben fornito cd una trebbiatrice. La collettività di 1-Iospitalct ebbe dul 3 settembre 1936 all'agosto 193"7, 485

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