Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961
valutazione delle prove d'esame de– gli altri concorrenti va contrattata dai giudici come azioni in Borsa che lievitano al rialzo, misteriosamente insuffiate. Nè l'insuccesso, a gra– duatoria resa nota, è motivo di sco– ramento. I vincitori sono lì pronti a ritirarsi; per rimuovere le loro titubanze sari, sufficiente un omag– gio. « Concorri, -vinci, rinuncia », nessuno griderà allo scandalo se la rinuncia sorte un premio. Lo sti1)endio nudo e crudo delle tabçlle ufficiali dello Stato, privo di r.rpelli: straordinari, premi in dero– ga, in1!enuità di studio, indennità di disagiata residenza, assegno di sede, caropane, caroalloggio, diritti ca– suali, .:ggiunta di famiglia, premio nuziale; scarnito d'agii incerti.: le– gittimi, quasi legittimi, tollerati, i– gncirati, - è un invito alla remis– si\'iti,, è il berrettino che il mendi– co avanza perchè il passante, smar– rito uell'ingorgo dei regolamenti e delle circolari, vi deponga un obolo, a l.1sciapassarc. Il calcolo degli oboli si sottrae ad ogni tentativo di indagine statistica. Il costo reale di ogni statale sulla comunità ci è ignoto. I Funzionari degli enti statali, pa– rss1ntali e locali sono equiparati ni soldati dell'Esercito: tot grad'o, tot ~tipcndio, la giustizia distributiva ha le sue guarentigie nell'Organico, nella Legge, nei Regolamenti. Alle truppe in colonia è attribuito un so– prassoldo, talvolta legalizzato, in un « casuale >) talaltro lascialo alla di. serezionale generosità del cittadino. L'ambizione di ogni statale è di tntrarc a fnr parte di un corpo co– loniale: l'Intendenza di Finanza, lo Ispettorato della motorizzazione, lo Ufficio del Registro, il Genio Ci• vile. La Democrazia ed il Comune Il Coruune, a cui il Funzionario torna in attesa dcll'esplcuuneuto del concorso, che avverrà con il conta• gocce in base al principio che la pa– zienza è la prima virtù del cittadino italiano, è un microcosmo, 1mo Sta– to in piccolo. Quanto accade nel Comune, moltiplicato per cento, per mille, accade nello Stato. Il Funzionario, c'è scritto nei li– bri di testo, è al servizio dei citta– dini. Ma gli anni di carriera hanno concito l'assioma: egli è al servizio di alcuni cit.W<lini. Li ha trascritti in ordine di importanza nel suo « carnet» per gli auguri di fine an. no: Sua Eccellenza il Prefetto, il Si– gnor Pre"osto ed il suo Coadintore, il Sindaco, il Maresciallo dei Cara. binieri, il Federale di zona del par– tito bianco o d'el partito rosso. La graduatoria subisce <1ualchc modificazione, secondo gli usi e le consuetudini del luogo, compaiono e si sovrap1)0ngouo nuovi Personag– gi: l'Onorevole, l'Insegnante, il Ctl\'nliere, l'Ispettore. Lo statale ha la stoffa del diplo. malico, se all'esordio ne è privo, 1>rovvedc l'esJ)erienza ad intesser– gliela; come un baco da seta previ– dente, si avvolge nel suo bozzolo e resiste ai con1raccolpi d'elle mute– voli temJ)erie politjche. Col tempo si lusinga cli appartenere all'lt.alia che comanda, nè si avvede che non è lui a comandare, ma gli altri che delle sue prestazioni si avvalgono per rinsaldare la palizzaia che trat– tiene fuori dal J)nscolo dei pochi, i molti che non contano fuorchè come entità numerica l'anno del Censi• mento Generale del1a popolazione italiana. Il Funzionario adempie con zelo 469
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