Volontà - anno XIV- n.7 - luglio 1961

quella dialettica della filosofia greca nella quale ogni conclusione finiva nella contrcrddi:.ione o nella nullità delle tesi sostenute? I?: il caso di sol• rolincare che anche in questi ter– mini si esprime,,a lo stesso Lenin, quando chiosa,,a la « Dot1rina del Concetto» di Hegcl e scrivc\'8 a mar– gine: « la dialettica viene concepita come un artificio »? u Ed ora, in cauda venen,un! Scrive ancora Satlin: • Secon1l0 i noslri anarchici, "lo sviluppo • dialettico C uno s,•iluppo catastrofico, at• • tra,·erso il <1uale dapprima si <listrugge • co11J11letamcnle il passato e do1>0,del tulio • scpara1ame11tc, si con§Olida il foturo ... J • cataelismi di Cuvicr erano gener:ili da cau• • se sconosciute, le catastrofi di Mar~ ed En• • gd sono in\'C<:C gencrnte dalla dialettica • ( ,·cdi Nobnti 11. 8),, ». Stalin, dopo avere riportato le considerazioni degli anarchici geor– giani circa lo << sviluppo dialc1tico », rileneudo di avere preso gli stessi in uno patente contraddizione, così con– tinua: • l\la in un altro 11uulo l'autore scrh'c: • "il marxismo si appoggia al darwinismo • ed ha un atteggiamento acritico ,·er80 di •CM<>,, ( ,·edi Nobati 11. 6) ». Quindi dice: I( Fate attcm'lione. Cm·ier nega l'c\'oluzionc • darwininnn, egli amn1ctte 80ltnnto i ealn• • clismi, e il cataclisma è una esplosione • inasJ>ellaUl "generala da cause ignote,,. • Cli a11nrchici 11ieo110che i 111ar::cistisi as- • sociano a Cm·icr e di co11scgue11zarespin• • gono il darwinismo. Dan•in nega i cala• u Lenin: Q1wderni filoiofici, op. eit., Jla• gina 221. • dismi di Cuvicr, egli annnette l'c\·oluzione • graduale. Ed ecco quegli stessi nnarchici « affermare che" il marxismo l!i a11poggin nl c darwinis1110 e ha 1111 atteggiamento acri– • tico \·erso <li eMO,, cioè i marxisti negano e i ca1aclis111i di Cu,•ier ». Ma codesto non è neppure un « sil– logismo )) folso ed ineonsequeuziale ! Una breve 1c messa a punto» per ri– lev11rc: a) che non esis1e alcuna relazio– ne tra lo sviluppo catastrofico attri– lmiro alla dialc1tica hegeliana cd i c.1taclismi di CU\•icr; b) che, se di relazione può par– larsi, questa riguarderebbe la oppo– sizio11e Ira cause sconosciute e cause co11osciu1e riCeribili rispe11ivamcn1e ai cataclismi di Cuvicr ed alle « ca- 1as1rofì » di Marx cd Engels; e) che la proposizione successi– ,,a ( « il marxisnw si appoggia al darwinismo ») non può « com1>arlc• cipare 1> alla prima affermazione, in <1uan10 fuori dallo sviluppo logico espositivo; cl) che Cuvier non poteva uegn– re l'evoluzione darwiniana, perchè « cronologicamenle » doveva essere semmai, Darwin a negare i « salti » di Cu\'ier; e) che non esiste dunque nes• i;una relazione tra « cuvierismo 1) e «darwinismo»: quest'uhi ma espres– sione è intesa quale complesso delle dottrine di Carlo Darwin per spie– gare la formazione della specie, e non già nel senso sociologico ( le leggi dcll'ccr,nomia ridollc a leggi biologiche: la famigerata lolla per l'esiste11::;a/). 395

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