Volontà - anno XIV- n.5 - maggio1961

grni perdile che in quei \'Culi an– ni avevamo subito. Le « <1ueslioni di 1enden1.e » vi furono e suscitaro– no discussioni animale nel nostro primo Congresso nazionale a Carra– ra, del seuembre 1945, e sulla no– stra stampa, ma mai misero in pe– ricolo l'unità del movimento. Servi– rono ad allontanare da noi coloro che non erano anarchici, come i li– bertari che facevano capo ad An– dreoni e che finirono quasi tulli nel partito saragauiano, o coloro che, ,•enuti a noi dopo il ventennio, non ave,•ano avuto tempo di capire chi eravamo e che cosa vole,,amo e a,•e– vano contuso il 1110\'Ìmento anarchi– co con un <1ualsiasi partito di si– nistra. La questione operai fu, sin d'allo– ra, al centro delle nostre discussioni (lo possono testimoniare i compagni delle Puglie che facevano allora parte delle Camere del Lavoro), nel nostro 1>rimo Congresso di Napoli (seuembre 1944) che riunì i dele– gali dei gruppi dei paesi allora li– berali, e nel primo Congresso Na– zionale di Carrara cui si è già ac- cennato. ' La posizione presa allora dngli anarchici, cli fronte al movimento operaio ( a parte i Gruppi di di/esu Sindacalista che morirono di morte naluralc) è la posizione che è statu manteoula in seglJito dall'insieme del mo,•imenlo. Sidimenticano troppo [acilmente le deliberazioni dei Congressi. Se si rilegessc la mozione del Con– gresso di Carrara ciel 1945 su « Jl movimento sindacale>> i compagni vi troverebbero la critica alle ten– denze centralizzatrici dell'unica cen– trale sindacale di sinistra allora esi– s1ente1 la C.G.I.L., all'unitìt fittizia che cercava di realizzare, alla subor– dinazione di essa ai partiti politici con tulli i compromessi che questa subordinazione implicava, e dopo <1ueste critiche la seguente parte co– strulliva: « •. .l delegati dei Gmppi ecc. - deliberano di partecipare atti• vamente alle lotte operaie, pur sa– pendo che queste non esauriscono il nostro com.pita; e per rendere più efficace <Juestolavoro ritengono in– dispensabile la costitu:.ione di un Comitato Sindacale di coordfoa:.ione che colleghi /.'opero dei Gruppi di difesa sindacalista già esiste11ti e ne promuovo l'am,plimne111.o e la di/Ju,• sione. Questo allo scopo di risveglia– re negli organi:.:.ati lo conoscenza clei fi11i classisti dell'orga11i:.:.a:.ione si11dacale e il criterio che deve pre– sie<lereall'orga11i:.:.a:.io,ie stessa, fon– dalo sull'autocletermina:.ione dei la– vornlori, allraverso la libera elezio– ne e la revocabilità cli tulle le cari– che sindaca/i.; nella certez:.a che la libera volontù dei lavoratori stessi non potrù non esprimersi se 110nnel senso di. reali:.:.are l'effelliva unità rivolu:.io,rnrill ,lei ltivorMori, il fine ulti"w dell'abb<1t1ime11to<lel regime capitalistico che /rn 11ello Stato il proprio naturnle presidio». Ed interessante è pure la mozio– ne ~u « I consisti di Ge:Jtione » che crediamo utile trascri,•ere: « Conslat<ILoche i Consigli di ge• stione t.enl.<1n.o di far risorgere l'idea della collaborn:.io,ie paritaria fra ca– pit.ale e lavoro, che era il nocciolo del. corporativismo /ascislo deliberano: - Il nosl.ro Movimento rifiuta O• g11i appoggio a tali illusioni di po• litici e burocr<1tiegualmente inconi– pete11ti per i problemi del lavoro; 263

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