Volontà - anno XIV- n.5 - maggio1961
Gli insorti poterono così occupare I'Andalusi.1 e fare intr.1prendere all'esercito occupante una speuacolare avanzata attraverso una delle regioni più deserte, povere e spopolate, come l'Estremadura, chiamata la Siberia llpagnuola. L'avanzata portò, in breve tempo, i mercenari alle porte di. Madrid i quali poterono stabilire il congiungimento con le for-.rn del Nord. La storia di questa occu1,azione nwritercbbe una descrizione più dettagliata. Mori e legionari, ostacolali debolmente dai contadini quasi disarmati, si dettero ai saccheggi, alle violenze, alle uccisioni. Avanzavano lasciando, alle spalle, un ammasso di rovine e di cadaveri. L'operazione attraverso lo stretto produsse la perdita cli lrlm e di San Sebastiano (ai primi di settembre), di Iladajoz ()4 dello stesso mese), di Toledo (il 27). Con la perdita di Irìm la zona fedele del nord restava isolata dalla Francia e condannata ad una lunga agonia. Nei primi giorni del movimento il popolo astnriano ripeté le gesta àell'ottobre 1934. Gli anarchici di Felgucra e di Gijon e i minatori della conca carbonifera di Oviedo si impadronirono della capitale delle Astori.e. (I (< cenetistas » 2 di Gijon fecero lo stesso assaltando il ridotto nemico del quartiere di Loyola). Ingenuamente, però e per eccesso di fiducia, perdettero il con• trollo di Ovied'o a favore dell'astuto colonnello Aranda, reputato come liberale e massone. Questi si fortificò nel cuore ,della città e permise la avanzata delle colonne mercenarie provenienti dalla Galizia. I ribelli penetrarono in Oviedo negli ultimi mesi di settembre. La serie dei disastri militari ebbe una ripercussione funesta sulla condotta della guerra e della rivoluzione che, per impulso della C. N. T., aveva intrapreso il popolo. Il 20 luglio, una voha dominata a Barcellona la sollevazione militare, la C. N. T. si era trovata padrona assoluta della Catalogna. Avrebbe potuto proclamare il conumi.smo libertario, secondo gli accordi dell'ultimo Congresso di Saragozza. Però la Catalogna non era la Spagna. Nelle altre regioni liberate, i partiti e le organizzazioni si disputavano la supremazia politica. D'altra parte il fascismo costituiva uua minaccia sempre pii1 grave. Non lontano da Barcellona, nella vicina Aragona, il nemico cm riuscito a conquistare le capitali delle tre provincie aragonesi: Huesca, Saragozza e Teruel, riuscendo, così, a minacciare le comunicazioni terrestri tra la Catalogna e Valencia. L'imperativo delle operazioni militari presentò un problema non meno urgente della collaborazione tra tutti i settori politici e sindacali. Qualsiasi cl iscordia Ira queste forze avrebbe fatto il gioco del nemico. La 2 Dalla sigla della C.N.T,. Cosi sono dcno111ina1i gli appartcnenli a quell'organizzazione sindacale. (Anche in Italia si auole indicare i militanti <li una cenlrale sindaeale dalla sigla di questa: ciii111Uni da C.G.1.L.; cislìni da C.1.S.L.). 275
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