Volontà - anno XIV- n.4 - aprile 1961

ci.ile e<l umana e non militare) SO· spella e certnm('nt{' folsa sul l)iano etnico: la rt>gionc autonoma Tren• tino-Allo Adige. Son si può ne-gare che-, da 1>artc del gt.n•erno italiano, uno tilort.o sia siate, compiuto, ma - eomt> serive uno degli autori dcll'A(.-.;ordo, il conte Curandini - « mai come nel ca~o dell'Alto Adip,c la democrazia italiana ha misuralo <1uanto i,ia ar– duo e 1>cnoi,o lo l!fongnre dnl 1>assa- 10, dai sospclli e dnlle avversioni generati dalla 111111n 110litica di un regime>,; iuollrc troppo epc-sso le 1·011ecssioni nllc riehit.•!ltC nl1ontcsine 11011 sono state dl'ICrminnl<' dn uno spirito di giuslizin, mu dn dubbiosi intrighi politi(•i: i 5 voti del S.V.P. Curono dctcr111i1111ntiper non poclii governi democristinni del secondo dopogucrrn. Ancorn p1·i11rndelln re11lizznzione dcll"Accordo, si eru fotto qualcosa per cnncellnrc una uou piccola ver– gogna. I provvedimenti legislativi prece– denti l'Accordo sono: il decreto luo– gotenenziale del 27 ottobre 19..1-5 sul ripris1i110 dell'inscg11ame1110 elemen– tare in lingua 1cd~a; il dccrel•l luogotenenziale del 22 dicembre 194-5 sull"im1>icgo della lingua 1ede– i,ea nell'amministrazione della pro• ,,incia (i registri di stato ci,ile re– stano però in itnliuno con tnuluzio– nc 1edc1-c-n); il d<·crclo del 7 mag– gio 1946 sul rit.·011os(·i111ento del di– rillo ad un ('Ognome 1cdcs<·o - è già vergognoso l'aver dovulo i;como– darc un decreto per quc1,10! - e ad un nome bilingue per le locolitù u popol11zio11l' lNfc,.c·n. Come e f.110 dove l'Accordo è sla- 10 attuato? Autonomici. Alla fine del 1946 i 238 deputatti del « Si.idtirolcr Volk~par• tei • furono consultati sul pro~elto di i.slituire una regione con !"unio– ne delle clne provincie di Trento e Bolzano. Gli stessi pre~entarono nell'aprile ]9-4i un conlro1,rogt-t10 tendente alln i.stiluzione di due re– gioni dislinle con certi orgoni ('o. numi. Cosi come In popolazione sudtirolese non fu e nou 1,01e,a e-– sere interpellata, la Cos1j1ucn1e uon accolse il punto di visir&dei depu• tali consultati perchè - <'osi s.rri,e senza perifrasi il Ua11isti - « gli accordi parigini prcvcdc\'nno d1c i rappresentanti delle pOJ)ol1odoni 1rn• rebbero stati sentiti, ma 11011 gii1che le loro pretese dovessero c11se1·c oh– bligatoriamente accohc » (sic!). l..11 politica democristiana uiutnndo, i deputati del S.V.P. finirono - non potendo ottenere di pii., - ,,cr di– chinrarsi soddisfatti alle co111nilta– :rioni del novembre 19-i7. L'autonomia [u fissata con la leg– ge costituzionale del 26 fobbruio 19-18 la quale prevedeva per la 1>ro– , incia cli Bolzano un consiglio pro– vinciale di 22 meu1bri (gli stessi che siedono al consiglio regionale) cJ una giunta di 6 assessori scelta dal con.sinliu provindale steMo. Furo– no a~regati ali.i pro, incia di Uol– zano i comuni mistilingui della pro– ,,incia di Trento e cioè: llronzolo, Coriaccia, Egna, Magré, Monta– gna, Ora, Salorno, Termeno, Tro– dena e Valdagno; le valli di Am– pezzo e LiviJrnllongo [urono escluse dalla regione autonoma, rep11nndonl– la provincia di Belluno. È chiaro che se sul piuno provin• cinle l'au1011omin è piuttosto 11111lmc– na1a dal prefotto rnpprcs<'ntnntc, come altrove, il forte centrnlirnio romano, su quello regionale, e 111111-

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