Volontà - anno XIV- n.4 - aprile 1961
mo che i/. testo riprodotto su C.S. sia fedele all'originale. Non abbiamo fatto, G.L., soste• nitore cli allecm::.e co,1- le dittature cli destra. Noi parlavamo ciel Mondo occicle11tale,del mondo in cui vivici– mo ecl operiamo anche noi e cli cui faccicimo parte, e dicevamo che l'Oc– cide11te che combatte il comw1ismo mentre tollero riel suo seno dei tu– mori come quelli di Franco e cli al– tri dittatori, non può at.teggiarsi a ctw1piot1e della liberl.à. E se 110n si /asse tratCll0 di u11a nota avrcmnw potuto spiegarci meglio, il. cl,e cer– cl,iamo di fare ora, con più correi.• te::.:a, dato che i le1tori possono prendere conosce11:c,estesame11te del pensiero tli Levai. Levt1l, secondo noi, semplifica il problema perchè lo riduce acl 1111a scelta tra Oriente ed Occidente, tra une, dit.tatur(t masuxlontica e delle dittalltrc che, rispetto n qucl/11 co· mu11i.,ta. si potrebbero de/it1ire mi– croscopicl,e. M" si è già detto pii,. volte cf,e impostato così. il problema s'è ,,ortuti 11scegliere per gli Stati dell'Occiclentc o /Jer <1uclli dell'O– riente, {'cl è u,1,1 ~rclla cl,e 11011 ri– guarda proprio noi a11arc /1i.ci . Levai cita delle cifre: il romuni– smo lici soggiogato un milù,rc/o di uomini, più il mc::.::.omiliardo di cinesi; .. ~e aggiungiamo i comunisti cl,e milittmo nei ,,aesi occiclentali, il com1111i.rn10 tiene sotto il suo do– minio i due tcr::.i e/ella popola:ionc mo11clù1le.Per it1gaggiare quelfo bat• taglia che G.L. ,lefinisce la piì, i,n– portmlle e la più. urge11le, dato che le forze n11ticorn1111isteche operc1110 nel se,iso delht libertà so,io. i11tutto l'Occiclc11te, delle piccole mi11ora11:e, non c'è che una guerra tra l'Occi– dente e l'OriP11te. Se questa 1,uerrn 2n ,w giorno scoppierà (Cluguriamoci con tutto il cuore di no) uon sarà percl1è i due blocchi rivali vorra11- 110 difendere da ww parte la libertà e e/all'altra il socialismo (?) ma per ben, altri motivi che rig,wrdano i ri. spellivi stati, Non vediamo in quali alt.ri 11wdisi potrebbe dare bnttaglia ol comunismo totalitario. Ed allora che cosa bisog,ia fare? .Nella lotta contro il comtmismo to· talitario bisogna proporsi obiettivi meno difficilmente rnggiungibili. Per Deval cl,e vive in FrancÌ<I il nemico rt. 1 11011 è, per ora, il comu– ni.m,o di Mosca o di Pechino, 11111 è la destra francese, i militari fra,,– cesi, i colonfr11ist.i, i p<mts che ha11- 110disonorato il paese con wtto le loro mostruosità in. ,4lgeria, cl,e mettono in t>ericolo la sicure::.::.adel– lo stesso territorio mctropolita110, cl,e vorrebbero sostituire t1l regime autoritario ,lcl Ge11cralc-Preside11t{' tma dittaturtt militare o un regima francamente fascista. Press'a poco potremmo dire le si.esse cose per l 1 lwlia. Chi coma11- d", oggi, nel nostro paese è il Va– ticano auraverso la Democrazia Cri– $lia11ache l,a i posti chiave i.11 ma• ,w cd interferisce in tutta la vita. p11bblica: amministrn::.ione, fi,w,1:e, spetta.coli, letteratura, scuole, assi– sten::.a, ccc. ecc. Mtt G.L. obietta: voi potete pub– blicare i vostri giornali, vivere in. Italia, mentre se domirwssero i co– munisti ·vi sarebbe ÙU/JO!sibile. La dittatura dal guarito di velluto può essere <iltretu:nto terribile /Jer il male cl,c genera di <Juclladal pu• gno cli ferro. Quamlo d,maro, riccl1c::.::.e,stam– pa, cducci::.ione,me::.::.i di produzione sono nelle mcmi dei preti o di chi
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