Volontà - anno XIV- n.4 - aprile 1961
due poliziotti alla sua porta che lo seguivano in tutti i suoi spostamen– ti. Furono, gli ultimi anni di que. sto grande rivoluzionario che ave– va sognato e combattuto per la li– berti'1 e la giustizia, i ,,ili tristi e grevi della sua vita: dovette assiste• re giorno per giorno all'avvilimento di un popolo e allo scempio di tutte le libertà. Gli altri anarchici che avevan4l potuto riCugiarsi nll'estero rimasero sempre legati agli a,,ven..imcnti <l'J. talia, e con la stampa cercarono di tener viva l'attenzione verso lo sta- 10 di illiberli1 del nostro 1 paese, ammonii-e che fascismo significa"a guerra (e 1mrtroppo furono profe– ti); cercarono di alimentare nei fuo– rusciti lo spirito di resistenza con– tro il fascismo. E non fu uu l1woro del tutto inutile. Quando il 19 luglio 1936 il pugno di militari ribelli, al comando ciel gcnernle Franco, inizia la conquista della Spagna, e scoppia la rivolu– zione, gli anarchici iinliani, dalla Francia, dal llelgio e persino qual– cuno dalle Americhe del Nord e del Sud', corrono a combattere contro il fascismo spagnolo. Alla fine di lu. glio anarchici italiani si trovano a Barcellona o tra In milizia po1>0larc che è sul fronte d'Arngona. Non a caso Carlo Rosselli sceglie la Cata– logna per inserire la sua azione c quella di « Giustizia e Libertà>) nel– la lotta contro Franco. Là vi sono sufficienti anarchici per mettere in– sieme, con altri di G. e L. e di vari partiti, una colonna di volontari ita– liani e con il concorso di Camillo Berncri, che fu uno dei primissimi a correre in S1>agna, i volontari pos– .sono panire per il fronte ai primi 212 di agosto. Ricevono il battesimo del fuoco il 28 agosto a Monte Pelato dove cadono sette aui(ascisti tra i quali il comandante Mario Angelo. ni, re1)Ubblicano e quattro anarchici. Il merito degli anarchici e di Car– lo Rossclli fu di aver subito capito che anche dalla Spagna si poteva combattere il fascismo italiano, mentre i capi degli altri partiti ita– liani in esilio ritardarono di tre me– si il loro intervento in Spagna. Sconfiggere il fascismo spagnolo significava infliggere un duro col1>0 tmchc a quello italiano, non solo per le for-✓.e militari che Mussolini a\'c• va impegnato in quella guerra, ma nnche per l'effeLto morale che :wreb– be avu10 sul popolo italiano che seguiva con grande interesse gli av– venimenti spagnoli. Di c1uegli anarchici ed anti(ascisli che combatterono dalla parte dei repubblicani in Spagna, ne ritrO\'C• remo molti - troppi erano caduti, disgra;,;iarnmcnte - nella Resisten– za e si uniranno a coloro che nel 1943 usciranno dal confino e dalle 1>rigioni e combatteranno contro i 1ecleschi e i repubblichini fascisti. Nel rie\'OCare ques10 periodo di loue e di resistenze non si 1>uò fare a u1cno di riconoscere gli eroismi e i sacrifici di tutti coloro, indipen– den1emente dai loro credi politici, che contribuirono alla lotta anti(a. scista. Sarebbe anche do"eroso esa– mhrnre dove gli antifascisti sbaglia– rono ( anche noi anarchici. do\'rcm– rno Care la nostra auto-critica) e chie– derci perchè Mussolini potè così Ca– cihuente trion[are sulle masse lavo• ratrici e sugli uomini di sinistra. Ci pare che a questa domanda risponda in parte _lo scritto che pubblicammo
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