Volontà - anno XIV- n.3 - marzo 1961
denti alla « liberazione dei lratelli italiani». li lratlnto di Puce del 1919 L'inizio della discussione sulla nuovu (ronticra italo-austriaca ebbe luogo il 19 aprile 1919. Sebbene il ministro Orlando parli subito della realizzazione delle fron– tiere naturali italiane - promesse dagli Alleati al momento della con– clusione del Patto o Tratlato di Lon– dra del 26 aprile 1915 - egli am– mette pure che le ragioni strategi– che debbono essere pili forti del pro– blenrn sollevato dall'inclusione di un popolo non italiano all1inlerno delle frontiere nazionali. L'Austria è accusata di aver falsificato le sta• 1is1iche dell'Alto Adige. Degli interventi successivi sono da segnalare <1uello del colonnello in– glese Cornwall e l'altro della Dele– gazione americana. In una apposita Nota, il colonnel– lo Cornwnll stima che la nuova Cron• 1iera sulle Alpi Retiche va giudicata dal punto di vista della sicurezza s1ra1cgi4.::ama anche da queBo della giuslizia etnica. Mentre il Trentino è indubhia– mcnle italiano, poichè i tedeschi so– no solo 14.000 su una popolazione totnle di 390.000 abitanti, l'Alto Adi– ge è senz'altro tedesco: 27.000 ita– liani su una popolazione totale di 2•~2.000 abitanti. La linea di demar– cazione Cra le due razze è chiarÌS• sima e coincide con la fron1icnt nm– rniuislraliVR fra le due provincie del Trcnlino e dell'Aho Adige, n 80 chi– lomelri n sud del Brennero. Per la gronde maggioranza della popolazio– ne dell'Alto Adige iJ passaggio sollo l'Italia cosliluisce <1uindi un'aperta 176 violazione dei principi di autodeter• minazione. A <1t1esteconsiderazioni di carat• tere cinico si oppongono delle ra– gioni di ordine strategico. Per ,•iolarc il meno possibile il 1Hineipio etnico, il colonnello Corn• wall propone di spostare al sud il confine secondo una linea che va dalla frontiera svizzera al Monle Cristallo, passando 1>er il Passo del– lo Stelvio - massiccio dell'Ortler . Pizzo Zu(ritt - Merano • Saint Wal– berg - Val Ulten • Pizzo Langen • Monle Latemar • Roscngnrlcn - Sel– la • Bressanone e SekofT. Pur dando all'ltnlia una suffìcieo• te sicurezza slratcgica e degli impor• tanti vnntaggi economici ( cioè le grundi centrali eletlriche che forni– scono 50.000 cavalli vapore), due porzioni considerevoli del territorio tedesco, l'aha Val Ullen e la Valle dell'Adige da San Michele a Salor– no - com1>rcndcnti 160.000 abitan– li - resterebbero all'Austria. Per maggiore garanzia di sicurezza, que– ste popolazioni potrebbero essere do– lale di un governo autonomo. La Delegazione americana racco– manda che l'Italia sia dotata di una lrontiera seltenlrionalc che si trovi a metà strada tra il confine lingui– stico e 1a linea fissala da1 Trattato di Londra del 1915. Secondo que– sta raccomandazione un territorio di 10.000 kmq. abitalo da 373.000 ita– liani e ladini e 161.000 tedeschi pas– serebbe all'l1alia, mentre reslerebbe all'Austria una popolazione eompo• sia di 71.000 tedeschi e 10.000 ita• liani e ladini. La Delegazione Crnncese si pronun– cia per un.compromesso che si avvi• cina a quello proposto dagli ame– ricani.
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