Volontà - anno XIV- n.3 - marzo 1961
,·oro, tutto ottenendo dopo brevi a. gitazioni. La corrente deambrisiana volle riunire le fila ed organiz1:ò un Cou– vegr.to sindacale a Modena nel 1912 dal quale nac<1ue la Unione Sinda– cale Italiana. L'Unione Sindacale si afferma su posizioni :mticonfoderali a Parma, Piacen1:a, Ferrara ove av– ,·cngono scioperi e fa la sua ap1>a· rizio11e a Geno,•a Sestri dove Ne– tro è scgrciario cli quella Camera del Lavoro. A Milano il sindacato dei gassi– sti ha per segretario Corridoni, in alcm,e officine metallurgiche i'USI è prevalCJHe e lo si potrà constatare in occasione del grande sciopero metallurgico del 1913 dove furono arrestati Borghi e Corridoni. Un moto influenzato dagli anar~ chici soprattutto si era esteso a tut– ta Italia con 1mnte insurrezionali. Un fremito rivoluzionario 1>ervade– va le minoranze estreme, distribui– te ed influenti un po' i.u tutti i cam– pi: politico, sociale sindacale. L'in– surrezione e la miseria, per abbat– tere la potenza della borghesia, per distruggere lo Stato, per istituire un ordine nuovo edificato sulla libertà e il benessere di tutti e di cia– scuno. Si formava intanto anche una co– scienza di classe. Siamo in piena guerra e ci avvi– ciniamo alla dichiarazione di guer– ra dell'Italia il 24 maggio 1915. Un fermento antibellico accende gli spiriti; il 1>role1ariato è contra– rio alla guerra. Fin dal 1913 gli a– narchici e i'USI si erano preauuun– ciati contro la guerra, ma avviene nella organizzazione sindacale una separazione a causa dell'atteggia– mento interventista dei repubblica- ni e dei sindacalisti legati ad Al– ceste De Ambris, a Corridoni ccc. favorevoli all'entrata dell'Italia in guerra. Molli di questi repubblica– ni sindacalisti rotoleranno nel fon– go mussoliniano. Subentrò la cor– rente anarchica con Armando Bor– ghi, che di ritorno da Parigi dO\'C egli era esule per la condanna ri– l)Ortata di apologia all'attentato di Masetti, divenne nel 1914 segreta– rio dcll'USI che continuò a dirige– re fino al 1923. La settimana Rossa scoppiò il 7 giugno 1914; 1'8 lo sciopero i:.i al– larga a tutte le Marche e la Roma– gna; il 9 il sommovimento è na– zionale con punte insurrezionali; il 10 si attua già in parie la promessa di sciopero dei ferrovieri. La C.G.I.L. stronca lo sciopero con questo telegramma « Segretario C.G.L. stronca lo sciopero c,,n federale per cessazione entro mez– zanotte dello sciopero. Agenzia Ste– fani >,. Diramato dal governo con mezzi propri. La guerra aveva portato alla ri– volta soldati e operai. La rivoluzio– ne russa ci aveva entusiasmati. Tut– ti guardavamo alla Russia come ad· un faro luminoso cli libertì1; i soviet davano garanzia, le prime notizie giunte ci facevano sperare nel so– cialis1no cosl come era nei nostri desideri. Di Stato sovietico, di dittatura, di repressioni poliziesche si venne a conoscenza dopo. Perchè i rivoluzionari che erano riusciti ad imprimere una impronta insurrezionale anarchica ad un va– sto movimento, d'opo 5 anni si tro– vavano talmente in coda? Perchè non si fece la rivoluzione in Italia? Armnndo Borghi, che si interroga, 153
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