Volontà - anno XIV- n.3 - marzo 1961
entrati nella C.G.L. e <Juindi non a. vevano da uscirne. li Movimento operaio era ancora pregno di anarchismo. Al Congres• so della II Iuternazionale, che sarà l'ultimo con gli anarchici, le Carne• re del Lavoro italiane si fecero rap• presentare d'a un anarchico: Fcr– nand Pelloutiers, Segretario delle Bourses du Travail francesi. Il primo segretario delle Camere del Lavoro italiane {u Romeo l\fin– gozzi, un proudhoniauo provenien• te dal Movimento anarchico dal quale si era appartato. li conflitto tra legalitari e rivo– luzjouari in seno alle Camere del Lavoro avvenne quando la Confede– razione volle soffocare a norma di Statuto le Camere del Lavoro, ac– cordando il voto ai Congressi sol– tanto agli iscritti alle Camere del Lavoro che non facevano parte di una federazione di mestiere, que– ste rappresentando direttamente i propri aderenti e votando per essi. Nel 1907 vengono costituiti i Co– milati di azione diretta, sorta di Co– mitato di Resistenza anùcon(edera– le, che pubblica un suo giornale u(– fìciale « L'Internazionale» e la sua sede è Bologna. È piutlosto 11el– le mani dei sindacalisti; gli anar– chici lo fiancheggiano ma ne sono fuori. È il periodo della teorizza– zione del sindacalismo. Giorgio So– rel ha i suoi volgarizzatori italiani in Enrico Leone e Arturo Labriola che si prodigano in conforenze e ar- 1icoli su giornali e riviste. Dal 1906 al 1911 i dissidenti dalla Confodcrazione Generale del Lavo– ro souo influenzati da anarchici, sindacalisti alla Dc Ambris, cla re– pubblicani e socialisti rivoluziona- 152 ri. Alcune proviueie come ,\ncona e La Spezia sono contro la Confo. dcrazione: Cerignola con Di Vitto– rio che è un sindacalista deambri– siauo. La Camera del Lavoro di Par– ma compatta non ha niente in co– mune con la Confederazione e or– ganizzerà nel 1908 uno sciopero che farà epoca nella storia del mol'i• mento operaio, come quello di Piombino del 1911 che riscosse la solidarietà di lutto il proletariato italiano. · La te11d·enzo au1onumis1a f!Uada. gnavn le Iederazioni ed i sindacali piit importanti, in quanto costitui– vano per il movimento operaio uu peso determinante in ogni azione di sciopero. I forrovieri furono in un primo tempo aderenli alla ConCede• razione, ma in uno sciopero le for. ze che seguivano le islruzioni dal– l'alto dove troneggiavano i sociali– sti riformisti non a"endo aderito, avvenne la rottura. Così nac<1ue il Sindacato Ferrovieri dove prevale• vano gli anarchici, con Castrucci, Sbrana, Fantozzi, Signorini, Ciardi, cd ahri come dirigenti, simpatiz. zanti anarchici e sindacalisti. La Federazione dei Lavoratori del Mare era autonoma per l'ego• centrismo di Giuliett.i, d'el resto buon dirigenle sindacale~ e la Fe– derazione dei Porti era pure auto– noma, guidala da Ciro Corrodetti, combattente stimato della sinistra repubblicana. Segrelario dei por– tuali di Genova era l'anarchico Ra– vaschio. Quando queste tre (ed·erazioni di mestiere si muovevano era sovente per solidarietà con gli altri lavora– tori, godendo per se medesimi di buone condizioni di salario e di la-
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