Volontà - anno XIV- n.2 - febbraio 1961

ne sociali, senza bisogno di emana– re decreti per farle osservare. L'anar– chismo è una logica sociale scatu– rita dalle esperienze più dolorose della storia; e come tale rispetta solo le leggi razionali, non quelle che servono per il dominio dell'uo– mo sull'uomo. Perciò la ragione ov– via di certe leggi è sempre implici• tamenre riconosciula dall'azione li– bertaria. L'anarchismo non ha mai istigato - per puro capriccio di pretesa libertà - di calpestare le aiuole dei pubblici giardini, di tirar sassi ai lampioni, di disobbedire al– le norme che regolano il traUico stradale, o altre arbitrnrieti1 del gc• nere. Anche questo sembra banale, ma è serupre bene insistere poiché il termine anarchismo è sinonimo di disordine per lauti milioni di per– sone.Possiamo giustificare, sì, più di qualche violenza; ma sempre quan– do sono in gioco le autentiche li– hertà delle strntlurc sociali e quel– le del pensiero. Crediamo d1m(111eche la specia– lizzazione e la suddivisione del la– voro non entrino affauo nei feno– meni sociali combattuti dalla prassi libertaria (naturalmente resta sem– pre la libertà di provare il contra– rio) in quanto nella loro sostanza esplicano soltanto una pura econo– mia di la,•oro e di intelligenza, ol– tre che di tempo. L'importante, ri– petiamo ancora, è di essere vera• mente liberi dopo che, per razio– nale necessità, si è temporaneamen– te eseguito un dato aulomatismo meccanico o mentale. Quello che più imporla è la coslante possibi1i- lH tà di dominare e analizzare tali au– tomatismi, e naturalmente non quel– lo di esserne passivamenlc domi– nati. lnohre è altrettanlo naturale che una costante possibilità di dominio sul cnm1>0 lavorativo, scientifico e della automazione in genere, possia– mo 011enerla solo in misura alquan– to ridotta dal potere statale o co– munque da una spontanea iniziati– va delle classi dominanti; e quando queste la concedono motu-proprio è perché sono costretfe dalle contin– genze storiche, o in ogni caso pressa– te dagli evcnli sociali in genere. L-e rern,rt•novorum: di ogni s1>ecie, cioè le encicliche cosiclette liberali, siano esse emanate dal potere statale o religioso, giungono sempre con Jo « accelerato di mezzano Ile )); quan– do cioè è necessario incominciare una nuova giornata di fatiche e di più penosi problemi. In parole po– vere valgono, come si suol dire in romanesco, « un baiocco der papa ». Perciò !ali possibilità di dominio da parte di chi eHe1tivamente lavo– ra, fa parte di quei valori che si conquistano Caticosnmente con hm– glie lotte e con notevoli sacrifici. Il pensiero anarchico è conscio cli tulio questo: non s'illude lrop• po, pur scorgendo qualche base di non indiCferente valore. Comunque esso interpreterà sempre la cultura come clCettiva libertà, come difesa dei reali valori delle cose e del pen– siero. MARIO DAr. Mo1.1N

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