Volontà - anno XIV- n.2 - febbraio 1961

il suo reazionario avallo della repressione sessuale, e quindi del costume sessuofobico quale presunta conclitio sille qua non della sopravvivenza della civiltà stessa, e ltt fede di Heich in una società eroticamente libera, e proprio per questo, non meno, ma più creativa, non meno, ma più coll.tborativa e pacifica (cosa, del resto, tult'altro che difficile) della nos1rn. L'impro\',•isa espulsione di Reich ebbe anche, però, un'altra ra• gione più immediata, cd ingloriosa 1>er le dirigenze ciel mo,•imento psico– analitico: nel 1930 Rcich ave"a pubblicato un'opera brillante e corag– giosa (Afossenpsychologie des Fascliisnws: « Psicologia di massa del fa– scismo») in cui dimostra\'a e dcnuncia"a le radici sessuofobiche della personalità fascista. Di questo libro anemo occasione cli J)arlarc pili avanti. Qui, basti dire che esso prese malamente in contro1>iccle i tntlici– smi del mo\'imento 1>sicoanalitico. Era il 1932, proprio l'anno in cui la destra para-fascista di Dolfuss a\'cva assunto il potere in Austria e in Germania si profilava il trionfo del nazismo con tulli i suoi totolitarismi antisemiti. Composta in 1>revalenza di scienziati ebrei, In Società lU1er– nazionale di Psicoanalisi, mentre guardava con apprensione alln nuova, minacciosa congiunlura politica, s1>erava tulln\'in di lrovare un modus vivendi con le fol'ZC fasciste insediale o "icinc al potere. !lfosse11psycliologie des Fasc/iismus, con la sua srida intrepida al fascismo montante, ap– parve ai dirigenti del movimento psicoanalitico un pericoloso sasso nel• l'ingranaggio dei loro calcoli politici. E Wilhclm Reich (u sacrificato a quei calcoli, che dovevano ben presto rivelarsi miopi cd illusori percbè, non appena al potere in Germania, i nazisti resero la \'ila impossibile ai psicoanalisti ( di cui, proprio per i meccanismi di nevrosi sessuofobica così bene individuali da Reieh, non potevano lollerare nè le teorie ses– suali nè l'appartenenza alla razza ebraica) e perchè, in Aus1ria 1 dopo aver stenlatnmentc sopravvissuto per qualche anno, con l'Ansc/ilius del '38 il mo\'imento psicoanalitico fu ddiuitivamente schiacciato dalla bar– barie nazista mentre lo stesso Freud era costretto a lasciare la sua awa– ti~sima Vienna cd a riparare a Londra. La situazione politica austriaca e soprattutto tedesca (ove, appena insediato al polerc, il regime naziSla a,•e"a naturalmente chiuso i Centri di consulenza sessuale e sguinzagliato la polizia politica alle calcagna del 11. pericoloso sovversi"o » che n'era stato l'animatore) consigliò Reich a rifugiarsi in Danimarca, prima, cd in Nor\'cgia poi. Intanto però, con significaliva simullaneità, all'ostilità nazista e a quella del movimento psicoanalitico, si andava aggiungendo quelJa dello slcsso movimento comunista. li processo non era certo fortuito. Con l'ascesa di Stalin ul potere assolulo, con In sempre più completa restri– zione delle libertì1 politiche, il regime so,•ietico - con una puntualità che coslituiva un'ennesima, tragica conferma delle tesi reiehianc ci.rea la correlazione esistente rra rispcllo della liberti, sessuale e rispetto di ogni 89

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