Volontà - anno XIV- n.2 - febbraio 1961
la repressione sessuale socialmente organizzata. cc La repressione sessuale - aveva dello Freud fin dal 1915 - è la causa principale delle nevrosi contemporanee ►). Tale repressione - continuò Reich - crea un ingorgo di energia sessuale (stasi sessuale) che, continuamente alimentato dalle energie sessuali rimaste senza esito normale a causa dei tabù sociali alla attività erotica naturale, costituisce la principale fonte energetica della oenosi. Non pote,,a dunque sussistere g_µarigione reale e stabile della nevrosi (contrariamente a quanto sostenevano i freudiani) ove gli impulsi sessuali del paziente non trovassero uno sbocco adeguato: a <1uesta esi– genza la 11 sublimazione >1 non rispondeva, nè sul piano psicologico nè su quello statistico. Afa Reich non si fermò su quesla posizione di scetticismo. Se vera• mente, come aveva detto Freud e l'esperienza clinica dimostrava, la causa fondamentale della nevrosi era la re1>res.sionesessuale imposta dalla nostra morale e dai nostri costumi, se veramente, com'egli stesso sosteneva, non esisteva nevrosi scevra da turbe dell'atli\'ità sessuale e non si dava possi• bilità di guarigione senza il ripristino di tale attività, e se, infine, nè la tecnica psicoanalitica nè ogni altra tecnica psicoterapico riuscivano a mi– gliorare le condizioni dei pazienti ad una velocità adeguata, sia pur lonta• namcntc, all'estensione sociale delle nevrosi ed alla intensità della loro formazione sociale, allora - proclamò chia.ro e tondo Wilhelm Rcich -– la via di un'autentica e seria bonifica psicologica, e quindi di un autentico risanamento dei rapporti umani, passava necessariamente attraverso la demolizione della repressione sessuale e delle istituzioni sociali che la perpetuano. Questa presa di posizione coraggiosa e coerente implicava la rottura con il movimento psicoanalitico che, sollo la guida della personalità conservatrice e pessimista di Freud (il quale, d'ahroilde, doveva già di– fendersi dalle eresie di Jung e di Adler, tendenti, ciascuno per conto pro– prio, 11 seppellire la grande e rivoluzionaria conquista freudiana: l'indi– viduazione della base sessuale di tutta la vita emozionale deH'inclividuo e delle sue deformazioni patologiche) non poteva certo assumere posizioni socialmente rivoluzionarie. Freud ed i suoi seguaci, è ovvio, cercarono di razionalizzare il proprio atteggiamento di agnosticismo, o addirittura, di conservatorismo sociale. Essi affermarono che la psicoanalisi era <e sol• tanto 1> una scienza psicologica ed una tecnica psicoterapica e che, quindi, non era suo compito svolgere attività di agitazione e riforma sociale. Questa riserva « deontologica » era tuttavia molto inconsistente: il dovere fondamentale dello scienziato, infatti, è la ricerca della verità, la sua comunicazione, e se questa verità si lrova in opposizione all'ambiente so• ciale, egli de, 1 e rifiutare l'accettazione passiva di un sistema che soffoca tale verità e lottare contro di esso. Ciò è tanto pili doveroso <1uando la verità in gioco interessa direllamente la felicità dell'uomo e lo sviluppo della sua personalità: allora, l'agnosticismo nei confronti del sistema op• 85
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