Volontà - anno XIV- n.2 - febbraio 1961
mente impiegata dai psicoanalisti: la tecnica di analisi delle resistenze caratteriali. Era quella l'epoca in cui la « regola aurea >> dettala da Freud iJer la psicoanalisi, cioè la regola dell'associazione libera, veniva interpre• tata nel senso letterale di passività completa dell'analista di fronte al paziente: se questi non produceva nessuna associuione, l'analista doveva soltanto aspettare silenziosamente. E gli analisti scherzavano sul pericolo di addormentarsi durante gli interminabili silenzii dell'anaHsi. Erano i lempi in cui il paziente veniva posto subito dinnanzi alPiuterpretazione del signi[ica10 inconscio più profondo dei suoi sogni e dei suoi sintomi, nell'ingenua persuasione che bastasse, a risanarlo, la rivelazione di tali significati. Reich per primo segnalò cowC queHa « rivelazione » restasse un fatto purameutc astratto e privo di qualsiasi valore terapeutico ove non si accompagnasse alla rinnovata esperienza emozionale delle silua• zioni e dei processi psichici patogeni originari. Ma, com'egli osservò giu• stamcute, tale partecipazione emozionale era impossibile [inchè non fos. sero state superate le resistenze che ad esse opponeva il (e carattere >J del paziente, ossia <1uel complesso di atteggiamenti elahornli ap1Hmto dal nevrotico per impedire i contatti e le esperienze suscettibili di mettere a repentaglio l'innaturale, ma a suo modo dficientc, eq·uilibrio della nevrosi. La tecnicn dell'analisi carallcrinle aveva già in sè, però, i germi della frattura cou il lllO\'Ìmenlo psicoanalitico su due piani fondamentali. Sul piano diag11ostico-terapeut.ico, l)Crchè dall'analisi delle resistenze psichiche Reich passò a <1uclla delle resistenze somatiche e si convinse che nlla corazza psichica caratteriale (com'cgli chiamava l'insicrue dei meccunismi caratteriali" di difesa della nenosi) corrispondeva una corazza muscolare, ossia un complesso di spasmi muscolari di difesa contro le eccitazioni so• maliche Cunzionalmente connesse alle emozioni cd alle cccilazioni psi– chiche represse. Fra <1ucstc due corazze - la caratteriale e la muscolare -· sussisleva una sostanziale coincidenza genetica ( la formazione del l'una e dell'altra corazza procedeva all'incirca di pari passo) oltre che una CO· stante interazione cliuainica, il che reode"a impossibile ottenere una dcCi– nitiva eliminazione della corazza caratteriale se non si operava simulta– ncamenle sugli spasmi muscolari corrispondenti, favorendone la dissolu• zionc. Erano, queste teorie, già in apcrlo contrasto con i principi tera– peutici della psicoanalisi e delle altre scuole psicoterapiche che, in quanto tali, si souo sempre limitate al trattamento psichico ciel paziente, negando l'utilità di allri tipi d'intervento o lasciandoli alle branche tradizionali della medicina. Ma so1)rattutto sul piano della Weltansclwuung, sul piano dell'ideo– logia e del comportamento pratico che ue deriva, il conflitto fra Reich ed il movimento psicoanalitico divenne inevitabile. Dall'analisi delle nevrosi caratteriali, infatti, Rcich giunse alla conclusione - ancora freudiana - che la fonte prima cli tali ncHosi, con1e di ogni altro tipo di nevrosi, era 84
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