Volontà - anno XIV- n.1 - gennaio 1961
sindacali con carattere ri,·oluziona– rio e nelle quali gli anarchici (ace– vano sentire Eortcmenle la loro iu– fluenza, servivano n spalleggiare il movimento stesso. Questi era tan- 10 piì1 forte laddove i sindacati esercitavano tra amici ed avversari dignitosa influenza morale. Spagna e Italia ne erano gli esem– pi pili belli. Con la guerra mondiale ultinrn, altri fattori sono subentrati n ren– dere quasi nulla l'influenza anarchi– ca nella vita politica e sind11cnle. Mentre i comunisti, pili cli ogni altro partito, organizzavano le loro forze con slruttura quasi militare, gli anarchici con le loro intermina– bili polemiche interne accelerarono il disgretolamento del loro i,tcsso movimento, al plllllO da verderc ogni contatlo con le masse. 1 11 fotto stesso del passaggio di tanti anarchici ai partiti comunisti, prova quanto debole il movimento fosse divenuto. A menomare la gravità della per– dita subita, non vale la scusa di di– re che coloro che se ne sono andati non hanno mai posseduto una pro– fonda convinzione dell'anarchismo. Non "al neppure condannare lo operato altrui, a gius1ificazione del– J& nostra assenza dalla partecipa– zione e dall'accettazione delle no– stre responsabilità negli e,•enti di ttttti i giorni. Chiudere queste già lunghe note senza parlate dello scottante pro– blema del disarmo, sarebbe fare o– pera incompleta. 1 Vi aono in que1to 1Crit10 affermazioni ~he ,econdo noi sono errate; ma JM:nsiamo di riprendere il disooriO in uno (lei pros– simi numeri. ( 11.d.R.) 32 Il problema della pucc e della guerra è oggi il pili assillante sullo scacchiere delle contese interna– zionali. A com))licnre il problema sono le • foghe » che si producono negli stessi blocchi. In quello occidenta– le è la Francia 11 voler seguire uuu 11zioncunilaterale iu materia di ar– mamenti. Nel blocco orientale è lu Cina a non lasciarsi tenere al laccio da Kruscio,,. I Cinesi hanno già ne• cennato di possedere il segreto del– ltt bomba atomica e non è lontano il giorno in cui anch'essi ne daran– no prova. Si pongono cosi un'altra serie di problemi gravi che nessuna perso– na assennata può permettersi il lus– so di ignorare. Si è oggi di fronte al pericolo che una nozione sola, anche se piccola, può essere la causa di quella scin– tilla capace di incendiare il mondo. L'intransigenza militaristica del. la Francia che vuole ad ogni costo tener legata a sè l'Algeria, e la ca– parbietà Cinese a rigettare ogni pos– sibilità di coesistenza con i paesi demo-capitalisti, oltre ai pericoli di stati e statarelli entro e Cuori dei blocchi, e dittatorclli come Ching-kai-Shck e Diem e quelli sud americani, non rappresenlano con– dizioni rassicuranti per la pace del mondo. E che dire del terzo blocco, quel– lo così detto « neutrale? » A sentir parlare di «neutralismo» dà un certo senso di malessere. Par sempre vedere qualcuno o qualco– sa che attende il compratore dispo– sto a pagare il prezzo piil alto. on è questa infine una politica dettata dall'espediente, dal calcolo politico, dall'incertezza o addirit-
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