Volontà - anno XIV- n.1 - gennaio 1961

lit. E se vi è progresso e riimuumcn• 10 economico-sociale, questo è do– vuto alla sostanza del lavoro in sè, il quale - è sempre bene ri1)e– terlo - è un fattore econou1ieo– scicntifico indipendente da <1uolsh,– si ideologia 1>olitica. Si obietteri1 ancora che le contin• p.enze sociali mutano di continuo, e che perciò gli eventuali errori com– messi dal 1>otere statale non sono deliberntamcntl" voluti, bensì (atal– mcn1e imprevvisti, o almeno di dil– fìcilc previsione. Per scardirrnrc una simile obiezione basta un solo cd unhersalc escm1>io: l'azione di un rostante cd ossessionante rinrmO. Non riesce ad entrare nel crnnio del– l'uomo politico la convinzione che l'unico mezzo per scongiurare le guerre è quello - che si potrebbe definire lapalissiano, talmente è evi– dente - di essere veramente disar– mati; così come l'unico modo per evitare l'ubriachezza è <1uellodi es– sere sobri di (ronte all'alcool. E gli elettori non pensano che mettendo In scheda nell'urna ci si rende par– tecipi, sia pure involontariamente, di una simile corsa annata? Di fono OE,'lligo,•erno ha un l)ro– gramma pii1 o meno vasto di arma– menti; e se il disarmo uni\'ersale si realizzerà veramente, non sarà cer– to iu virtlr delle schede elettorali, 11111 per il (auo che la sempre pilt tremenda essenza delle armi ci avrà mei,so tutti con le spalle al muro. Vi è dm1<1ucuna specie d'incom~ 1•atibilità, o forse meglio una sorrn di azione repuli:iiva tra l'atto elci vo– lare e il 6ne che dovrebbe essere proprio di rnle ntlo. Nel senso che ben raramente vengono a realizzar– si le speranze o i programmi che ~uno stati formulati durante le cam– pagne politiche. L'elettore, quando pone la s1.:hcda nell'urna, non pensa certamente che tale a110 11011 lo avvicina aJTano, in <1m111toindividuo COOl)Crlmle, al mondo politico verso il quale egli ripone In sua fiducia. li voto non è un contributo positivo, un atto di intelligente volontà individuale che contribuisce alla so1mua di tutto il benessere comune: o si tratta di un atto che ciecarne111esoddisfa ai 110- 1,lri interessi, oppure di UJI contri– buto senza una chiara cognizione di cuusa o di particolare responsa– bilità. Si può dichiarnl'IO apertamente: iI 50% degli clet1ori votano per iI solo fotto che bisogna votare. 111 ul– tima analisi è una Fredda formalità. Quando il principio di au1orità, in quanto tale (cioè soslanzialrnc.n– te identico <11taluuque 1>ossnesse il colore del suo vestito) comprese cou mefistofelica chiarezza che il « di– ritto di volo » non avrebbe minima– mente scosso il sunnominato prin– cipio, tale diritto (u concesso con una certa compiacenzn: tanto, era ben lontano dal rappresentare una vera rivoluzione ... Ecco il perchè - psicologicamen– le interessante - del famoso slog<m « votate per chi volete, mo votate ». l)ifotLi l'uomo politico sarà istinti– vamente soddisfotto nuche se vota• le per il suo avversario, piuttosto di una vostra e consapevole nsteu– sione. Poichè <1uest11fì.uircbbe col significare un11reale e fottivn avver– sione verso tutto ciò ch'è potere po– litico. Il vota1·c, in 1111 certo senso, C semplicemente un atto di ossequio alla potenza statale. Un tempo, al passaggio del sovrano, ci si pro- 43

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