Volontà - anno XIV- n.1 - gennaio 1961
tare - al111cuo come !-Cnti111cu10 in– confessabile - può benissimo ma. niCcsiarsi qualche stra.no dubbio o (ltrnlche vaga disillu~ione. Può a\'– ,·en.irc che si comprenda (sebbCJ1c siano ben rnri quelli che hanno il coraggio di conCcssarlo uperlamentc) <1uauta dislunza esista tra il dire e il (are. Il pnrlamcn10 è una sorta di carnera di compressione: tra le sue mura non è possibile (are pressione sulla esterna irrazionaliti, delle strutlure sociali, al fine di renderle più giuste e piì1 razionali; nl con– trario, si resia invece pressati, in quanto il parlamcn10, nonostante le sue apparenti libertà, non è che una solida cd iu1.ermiuabile catena cli principi 11tl!oritari. Qualcosa di imponderabile, e tuttavia di 1>osse11- te, preme da ogni lato. Si può ave• re - i.in 1mrc senza una chiara con– sapevolezza - la penosa sensazione che tnll.o quel lavorio politico, che in partcnz11 sembrava offrire sicure possibilità di trio~1[0, in definitiva non fa che ridursi ad una beffarda connnedia. Si diventa degli attori 1rnssivi, e che in realtà dh,crtouo pii1 i padroni del vapore piuttosto che i pazicJlli elettori. Anche l'eletto, dunque, viene a trovarsi di [ronle ad un follo com– piuto, in quanto <1uesto è già con– nnlurato nel potere statnle. Fallo che il cnndidalo in buona tede, du– mnte le promesse clcllu campagn11 cleuorale, era ben lontano dal pre– ,,cderue tutti gli cfTc1ti. Anch'egli fìuirì1 du1111ue col rassegnarsi alla ,·01111,rcs.11io11c del suo s1>irito e del– le sue volontì1. Può darsi che in qualche momento d'insonnia o di meditazione, nella solitudine della propria stanza, l'onorevole sia pun– to dal rimorso che quasi mezzo mi- 42 li011('al me~c, ollrc che i v!11ggi lO· talmente grntuiti, sia un co111penso un pò troppo spropor,r,ionato per <1uellc quattro chiacchiere inconclu– denti con le <111ali,quando glielo JJerrnettono, 1>uò illudens.i di necon– tentare i pro1>ri elettori. 1'1a poi all'alba, e coi primi rag– gi del sole che incoraggiano sem– J)re anche <1uando la coscicnzn non è tanto a posto, verranno subilo fu. g111ieventuali scrupoli sorti dal si– lenzio notturno. Anzi, può benissi– mo pensare di non averne mai avu– ti di tali scrupoli, e quindi di aver cffctth,amente aeconten1a1i i pro– f>ri elettori; 11nehe per il fotto che "OStoro, al rinnovarsi delle elezioni, torneranno nuovamente ud es1)rinte• re la loro fiducia in quelle chiac– chiere senza fine ... Ci si accuserà di esagerazione, op• pure di banale spiritosaggine, an• che se ulqunnta storia parlamentare potrebbe testimoniare in nostro fo. ,·ore. Inoltre si obiellerà che ncs– sw1O,•orrà cerio affermare che i par– lamentari, nonostante i loro difetti, non siano un effetLivo progresso ri– spe11O alle monarchie assolute di un tempo. D'altro cnnto - si voglia o nou 1-ivoglia essere convinti - qual– siasi governo, 1>oco o molto, con– corre semJ>re per Lm certo benesse– re dei propri sudditi, sia flurc in– tercalando qunlche errore o qual. che ingiustizia. Vi è qualcos11 di vero, ma si di. 11wntica un fatto molto im1>ortantc: che lo Stato non impara mai ad es– sere saggio s(ruttnndo l'csperic.nza dei propri errori; al contrario, la sua iòl<'uola è sc1upre piì1 o meno di– retta a creare le condizioni che fa– ranno ricadere nelle stesse calami-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy