Volontà - anno XIV- n.1 - gennaio 1961

e sono tutte di un livello e di uu gusto superiure a <1uelli italiani i la Mia Prima Enciclopedia, per i ragazzi delle prime classi della scuola pri. mnria, costa cento zloty (2500 lire) e non lì. vale. I testi degli istituti medi e superiori, come i libri di divulgazione sdentifica, erano estrema• mente a buon mercato prima dell'ottobre, ora sono piuttosto cari; un trnltato di chirurgia in due volumi, rilegato, può cos1are centodieci zlo1y (2750 lire); un romanzo di Dumas, di 280 pagine, legato, stampato bene ma su carta brutta, ne costa cinquanta (1250 li1·e); l'opera di un classi('o della letteratura polacca, ben presentato, su carta buona, rilegato, non costa meno di sessanta, settanta zloty (1500-1750 lire), il doppio che nei primi anni del dopoguerra; i libri d'arte - cli qualità corrente, ma piì1 che cliguitosn - vanno da cinquanta a duecento zloty (1250-5000 lire). In complesso i prezzi delle edizioni polacche, pur essendo variamente inferiori agli occidentali, !l-lll>eranodi molto quelli degli altri paesi socia. HsLi, specie dell'URSS; ma anche la qunliti1, il gusto, la libertà de~di argomenti f' delle scelte (particolarmente per quanto riguarda le tradu– zioni da lingue OC<"idcntnli)sono nettamente migliori e pii1 ampie che negli nitri stati d'oltre i;ortina. Nel campo librario In Polonia rappresenta oggi - e speriamo 1>erluugo tempo ancora - il primo mercato culturale del momlo; visitare le librerie delle città, specie quelle di Varsavia, è un piacere unico e genuino, tanto vasta e dav,,ero internazionale è la pos– sibilità di scelta. Al piano terreno del Pulazzo della Cultura e df'lla Scienza (il grat– tacielo di 234 metri donato dai russi, che i J)Olacchi - con fine umorismo politico - prima chinmavrmo « chiesa di S. Giuseppe n e pii, tardi hanno ribattezzato in « Pekiu », con un'abile composizione delle sue iniziali) c'è un salone "astissimo aclibito a sei( scrvicc librario: attra"ersarlu si– gnifiè.a, lelleralmente e fisicamente, ptu:sare attrnverèO le edizioni di tutto il mondo, di tutte le discipline, di <1nasi tutte le tendenze: un'opera di politica cconomic:1 edita n l\fo:,ca accnnto a un libro di Einnudi, o di Oobb; un ntlante economico s1ampn10 a Oxford vicino n un'antologia in esperanto, edita a Pechino; nno stupendo vocabolario russo-cinese di mille pagine 20x25, a trenta zloty (750 lire), di fianco a un breve, ma ot– timo, dizionario inglese-cinese pubblicato dalla Stanford Universit)' « con l'aiuto e l'nssistenza di !)ersonale 15peci11lmente addestrato dnll'ei;ercito americano uclla conoscenza dell'Asia e delle lingue asiatiche», a ottan– rnqunttro zloty (2100 lire): edizioni scientifiche Gnrnier, Pa)'ot, Presse Universitnire de France n~sieme a pubblicazioni dell'Accademia Siberiana. di istituti culturali coreani, vietnamiti o mongoli; libri d'arte e riprodu. zioni artistiche di Pari~i, accanto ad altre, diversamente belle, di Pechino. Naturalmente il consumo di libri importali dal moudo occidentale è fortemente condizionato dai loro prezzi (di cui l'esem1>io citato, data la equivalenza della qualità, è veramente significativo), mn ciò non dipende dai dazi imposti dalle autorità polacche, come per e:li altri prodotti, bensì. semplicemente, dall'alto livello dei prezzi all'origine. A questo proposito (si tratta di un problema d'importanzn fondamentale nella competizione 10

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