Volontà - anno XIII - n.12 - dicembre 1960

snella come un fiore di loto, porta calzoni attillali, una camicetta bianca, quasi senza maniche, sola a coprire il reggipetto; ha un viso di bambola birichina; è tenera e bianca come il latte scremato, pili qualche spruzzo d'aurora boreale; è leggera pigra deliziosa; forse ancora senza sapore, ma stupendamente carica di aromi futuri. Il successo ottenuto da questo gioiello scandinavo tra i polacchi del campo e del paese, nelle serale of– .ferte da noi, duoonte i balli per noi organizzati nelle fattorie agricole, è stato enorme; tuttavia misto a una interamente nordica liberlà di scelta e di sostituzione; ogni volta un nugolo di polacchi intorno a lei, e un comJ)agno cli campo, il preferito, ridotto allo status d'ilota. Intorno a noi, forzati in tJUCI luogo d'attesa, cominciano ad avvici– narsi alcuni polacchi, i più curiosi e i meno raccomandabili: un barbone (del tutto simile, per abbigliamento, a quelli della periferia milanese) si vanta di parlar tedesco e canta alle ragazze, torcendo gli occhi, una vec• chia canzone d'amori in camporella; un soldato ne invita mia diretta• mente al cinema, alle selle di mattina; un Lrio d'ubriachi, che dopo una notle in bianco con la vodka, finisce con la birra, per economia, ci urge addosso con il corpo, il puzzo e le domand~ insis1euti, minuziose, ripetute: uno per uno, chi siamo donde veniamo dove andiamo. « A un campo di lavoro»; per cui ci guardano come fossimo pazzi, finchè non gli abbiamo spiegato per bene, di che si trattn. Uno di loro, sulla cinquantina, che lavora nella fabbri<'a di motori marini della città e si presenta come un ingegnere (sme:nt.ito dai cenni di un compagno), passa presto alle confi• dcnze: si slava meglio prima della guerra, tutto costava meno, i ,•estiti specialmente ... « Lo vedi quello là, che r,assa col bastone? t la polizia! A,·e,•ano il bastone nel '39, cc l'hanno nnche ora, con il socialismo. Dico io, è logica questa ... ? E la sai la storia che si racconln\'a quando era vivo Stalin? Due vecchi amici s'incontrano dopo qualche tempo che non si vede,•auo e uno domanda: - Compagno, (' ancora lontano il socialismo? - Come, ti sci convertito? - No, volevo sapere 1=e bastn così o dovremo stare ancora peggio ... Però adesso, da due o tre anni, \'O meglio, anche se è sempre bni110... n. La conversazione aveva luogo un po' iu tedesco e un po' in russo, ed è stato così per tutti i miei contatti, l'intero mese. In Polonia, specie nelle regioni che sino al '19 focevano parte della Prussia o dell'Austria, In massima parte dei vecchi parla tedesco e parecchi hanno frequentato soltanto scuole tedesche; così gli adulti, molti dei <1uali hanno passato gli anni di guerra lavorando in Germania. Tutti i gio,•ani invece sanno un po' di russo, perchè nelle scuole l'i.nseguamento ne è, di fatto, obbli. E!,atorio: generalmente una, al massimo tre ore la settimana, seguite di malavoglia, come mi è stato confessato da molti studenti; dove c'è una soln lingua estera, questa è il russo; dove due, uua è il russo, l'altra l'inglese o il tedesco. Per sentimento, omore di moda, o reazione al go– verno, i giovani vorrebbero parlare inglese, ma non ce In (anno a spic-– cicare più di tre parole; mentre in ruf!so, con l'ottanta per cento del vo– cabolario comune o simile, riesce quasi sempre a dire, tutto quello che 710

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