Volontà - anno XIII - n.12 - dicembre 1960

voce ufficiale Iudalecio Prieto, inco. minciarono ad agitare il problema della centrale sindacale unica con Ja quale si ripromettevano cli guada– gnare i posti di comando. Il proget• to di Prieto consisteva nel prendere per base gli attuali sindncati verti– cali ed il monopolio di una centrale sindacale di Stato. Nel 1959 la C.N.T. ortodossa Or• ganizzò il suo congresso di Nuclei annuale. Questa volta per interdì• zione delle autorità francesi il con• gresso non poté tenersi a Tolosa, ma a Vicrzon nel centro della Fran. eia, e comunque non si produssero risultati positivi rispetto al proble– ma che ci interessa. La nostra stam. JHl fu piena di una polemica quasi permanente che si prolungò fino al. l'estate dello stesso armo. Dal 1948 la nostra organizzazione non si era riunita a congresso. So. levano fare le sue veci i congressi (« pleuos ») dei nuclei, annuali, che si prestavano alla mediazione e, in– somma, all'immobilismo. Il con– gresso di Limoges diede ragione a chi sosteneva che la maggioramm della nostra organizzazione era de• cisa a liquidare, per sempre, il pro• blema dello scisma confederale. A questo congresso parteciparono nutrite rappresentanze delle federa– zioni locali. Il problema della riu– nificazione costituì il punto centra– le della discussione. Finalmente si approvò un ordine del giomo con il quale si invitavano « i compagni dell'altra. frazione ad aprire elci ne• gozfoti sulla base del rispetto di quella che era la classica traietto– ria dell' anarco-si-ndacalismo spa– snolo ». Dal loro canlo i compagni della frazione dissidente avevano tenuto una riunione generale nel 1959, in Clermont-Ferrand, durante la quale fu nominata una commissione di unificazione, che immediatamente intensificò i contatti con quelli del settore opposto. Finalizzato il Congresso di Limo– ges, le due rappresentanze generali si tennero in contatto e, dopo deli• berazioni laboriose, giunsero allo accordo (salvate senza difficoltà la questione « delle tattiche e dei prin. cipii ») di raccomandare alle rispet– tive federazioni locali a intentare i processi di riunificazione alla base. Dopo poche settimane le due rap. presentanze poterono sottoscrivere un manilcsto, che venne pubblica– to da tutta la nostra stampa, nel qua• le si dava per liquidato il proble. ma, dalla forza dei fatti eloquenti. Nel momento che termino queste righe, la riunificazione è una real• tà nelle principali federazioni loca– li di Francia, incluse Tolosa e Pa– rigi, e nei nuclei importanti come iu Inghilterra, Nord Africa e A. merica. Rimane, naturalmente, qualche gruppo o federazione locale che re• siste alla riunificazione in quanto non è facile rimuovere i sentimenti acctimulali durante 15 anni di iso– lamento. Abbiamo, però, il fermo convincimento che questi piccoli ostacoli - meno, ripeto, di <JneTTi che i più ouimist.i immaginino - saranno superati e possiamo affer– mare che l'operazione che abbiamo realizzata riveste carattere di im– portanza. storica. Prima di porre fine a questo scrit– to voglio dire ai lettori di questa pubblicazione quello che la riuni- 743

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