Volontà - anno XIII - n.12 - dicembre 1960

te a quella che aveva la sede in Rue Jonquières. Diciamo, tra parentesi, che il con– flitto nssunse cnrntteri gravi nel cam– po in1ernazionalc della A.I.T. La S.A.C. 1 fluttuava tra le due fra– zioni della C.N.T. sin dal 1945. Il segretario dcll'A.I.T. (all'epoca ret– to dal comp.tgno Anderson Jella S.A.C.) si sforzò alacremente per iu– teq>orrc i suoi buoni uffici tra le due lcazioui confederali. La gestio– ne moderatrice dcli' A.I.T. culminò nel Congresso Internazionale di To– losa nel 1951. L'A.I.T. mantenne re– lazioni con i due scuori della C.N.T. che in questo Congresso si trovaro– no di fronte con risultati poco bril– lanti per l'unità propiziata dal se– gretario internazionale. L'uscita del compagno Anderson dalla segreteria peggiorò la situazione. Nel congres– so dell'A.I.T., sempre a Tolosa 1ml 1958, In stessa S.A.C. minacciò l'u– scita dall'J.uternazionnle, proposito che realizzò dopo poco. Entriamo nella fnse decisi\'a del processo di unjficnzione. A partire dall'anno 1957, alcuni gruppi di ex– scissionisti rientrarono nella C.N.T. ortodossa attenendosi alle offerte delle « porle aperte)). Questo fotto determinò l'inte11sificazione della campagna di unificazione che portò alla testa compagni di provata fe– de militante. Le restrizioni politiche imposte all"anti[rnnchismo dalla nuova situazione politica francese, contribuirono a fa\•orire il proces– so di rilwificazione. Nello stesso tempo, il governo franchista conse• gni In soppressione degli alli orga- 1 Centrale ,iodaeale an,dcse, di tenden:r.e liberlaric. 742 nici e di propaganda nelle zone di frontiera. I congressi tradizionali non potettero tenersi più a Tolosa, regioni di massima densità confe– derale. D'altra parte si produssero in Spagna atti di insubordinazjooe al regime che, per mancanza di un dispositivo effctti\ 1 0, non poterono essere s(nittati a bcncficizio della causa. La situazione in Spagna denotava delle deficienze trascendentali. Man• canza di quadri organici efficienti, rilirnta dei vecchi militanti demo• ralizzati in conseguenza dello sci– sma interno, assenza di una genera– zione giovane iniziata alla conoscen– za delle nostre lotte. I vuoti prodot– ti dalla guerra e In repressione che ne seguì si fecero molto sentire. Da altra parte in Spagna si produsse una rinascita della coscienza libe– rale circoscritta ai ceti intellettuali e studenteschi. Gli elementi confes– sionali incominciavano a muoversi con intenzione di creare, nella pe– nisola, un proprio movimento ope• mio. Ex-folangisti come llidniejo si indirizzavano verso un socialismo slatale pieno di reminiscenze auto• ritaric. JI partito comunista, per mezzo dei suoi ntthisti stipendiati/, ben preparati dalle antori1à mosco– "ite cd assistiti dalle emittcuti so– vie1iche, ascohabili in Spagna, sfrut– ta\'ano vantaggiosamente il fa\'ore della machiavellica politica di Fran– co. L'anticomunismo di questi era il miglior alimento della propagan– da comunista. La prospetliva di un eventuale ri– torno in Spagna nelle anzidelle con– dizioni preoccupò seriamente i no– stri militanti con visioni di largo raggio. D'altra parte i socialisti spa– gnoli, per mezzo del loro porta-

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