Volontà - anno XIII - n.12 - dicembre 1960
suona ininterrottamente un'orchestrina di due fisarmoniche e una chitarra, dall'altra una porta che dà nell'osterin gestita dalla cooperati,•a; contro questa porta e contro l'ingresso verso strada si assiepano i bambini, e i grandi che non sono s1a1i invitati al ricevimento. Il presidente è grosso e folice, come un salumaio cui vadano bene gli affari; il segretario mingherlino e impicciato (che sia a disagio per. chè chi paga tutto è quell'altro?); i bambini, vestiti molto poveramente, ci guanlano mandar gil, le paste e poi a,•anzarle, con evidente invidia e sofferenza. Ma, appena hanno inizio le dnuze, la piccola folla straripa dentro, tutti si mischiano, l'ambiente diventa piì1 simpatico, e noi ci sentiamo meno a disagio. Entrano famiglie intere, con la nonna, e la ni• potino con l'abito nuovo; il postino, il capo dei pompieri, i giovnui la– sciati fuori perchè meno raccomandabili i sinmo assediati, stra1>1>n1idal ballo, costrelli piì1 volte ad andare di li', a bere, non vino dolce, ma vodka; almeno una limonata o una gassosa, ma qualcosa si deve accettare, ofTerla non dalle autori1à 1 ma da qucsli nuovi amici. Chi va lclteralmente a ruba è il nostro indiano. che piace tremendamente alle ragazze, e la 1>iccolnsvedese, che con le sue venti parole di polacco e certe mossette della bocca e degli occhi, non ha un momento di libertà dall'assedio dei giovani; a mc, chiedono con insistenza le parole delle canzoni italiane, di Ciao ciao bambina, di Marina, di roba vecchia come il Tango delle Ca• pincre; giuro che non le ho mai sapute, che le ho dimenticate, che non le conosco, ma non mi ,•ogliono credere: così sono obbligato ad inven– tarne dei pezzi, per farli contenti. Ciò che è dolorosamente intercs1mntc è l'aspetto di <1nesta gente: a linee dure sia nel corpo che nel volto, con una magrezza raccolta e una sofferenza diffusa che non sono di oggi, sono l'eredità e la tradizione di anni di fame, privazioni, violenze patite; sono l'espressione che la guer• ra ha inciso nei vecchi e negli anziani, e ha creato nei giovani. Che ho notato non solo lì. nella campagna di l\fogilno, ma dappertutto in Polonia, an. che nelle città; con poche eccezioni, nei grandi. che perciò risaltano maggiormente; che numca soltanto nei bambini, anche se mal ,•estiti. Un'altra sera, partenclo alle sei da :a:logilno, in autocarro, siamo andati a visitare una fattoria di stato, distante una trentina di chilometri; qui pure il riccvimcn10 1 ma in una sala troppo piccola e subito invasa dngli c~chisi i dicci metri <1uadri sohanto, per ballarci, faticosamente di(esi dalla ressa; e folla di madri coi piccoli in braccio, contro una fi. nestra bassa, npcrta; In luce dall'interno, riflessa sui loro volti nel buio della corte, crca, 1 a un'atmosfera di distacco, uni! dilTercuza pili cmda, come fra fortunati e 11011, ancora pii, sgradevole che a Orchovo. Prima della fcsta 1 R))J>enaarrivn1i, il dir-:.11oreci nvcva porlati in giro a vedere le stalle, le macchine, i tra11ori 1 i mngazziui; spiegando e rispondendo nlle nostre domande con una sicurezza e una competenza, non solo sui 1;uoi problemi, ma andu• ~u alcuni aspetti dell'economia agricola mon– diale. che stur>h'nno. 729
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