Volontà - anno XIII - n.12 - dicembre 1960
del controllo, ci accorgiamo nou solo di esser senza bjglietto, ma che il controllore non è stato minimamente preavvisato della nostra presenza e delle nostre peripezie. Cerchiamo di spiegargli. .. quasi la verità, che è stato il capostazione di Poznan a metterci rn quel treno. Ma lui, magro, visibilmente malpagato e irritato, ci In subito notare che in quel mo– mento il solo capo è lui; fatichiamo a fargli passare l'irritazione e alla fine ci pennette di restare, da10 che il percorso è breve; e a l\fogilno viene a sincerarsi se scendiamo davvero. Ad accoglierci c'è il responsabile finanziario del campo, uno dei tre segrelari della Giovenlù Rurale di Bydgoszcz: non era venuto a Poznan perchè credeva arrivassimo il giorno seguente; nè abbiamo orni potnlo appurare a quale li\'ello dell'ente che ci ospitava si fosse perduta In pre. cisa comunicazione del nostro nrrivo, regolarmente in\'iata dalla segre• teria parigina del Servizio Civile. E gli autocarri (almeno uno per i molti bagagli) non esistono: erano una fantasia del Capo Mo"imento cli Poznan; tuttavia la scuola, d'ove siamo alJoggiati, dista solo seicento, settecenlo metri dalla stazione. t stata, questa nostra storia Ierrovjaria, il primo saggio avuto della organizzazione polacca, sia nei nostri confronti che in tutto il paese, per quanto abbiamo potuto comprendere o indovinare: lmo stupeCaceute in– trico di "uoti e di fantasia, di deficienze inspiegabili e di rapidissime ri– prese, di miracoli nel bene e nell'errore. Il Campo di Lavoro del S. C. I. Nel campo eravamo venticinque. Un giovane indiano, studente in ingegneria a Londra, figlio di un commerciante cli Dar es Salaam (Tanga– nika), solidamente attaccato alle tradizioni della sua patria (che non co– nosceva) e allegramente stupito della libertà euro1?ca: che godeva a pic– coli sorsi, come di una deliziosa bevanda proibita. Stava quasi sempre con una ragazza di Seattle (Washington, USA), « come con una sorella, con animo puro, percliè è l'intenzione che conta» (aveva già appreso 9 insomma, le sottigliezze della metafisica di Kant e della psicologia dei ge– suiti); ma avrebbe sposato, sicuramente, una fanciulla d'el l\falabar, scel– tagli dai genitori: della sua religione, della sua cast.a, con la tinta della pelle della sua stessa gradazione di bruno: nè piii nè meno, per non sol– levare inutili problemi. « Spo!:iare un'europea ... ?! Mni ! Equivarrebbe a u·oucare con tutti i miei parenti, per scmprt:, a diventare un senza patria, terrena e celeste >). Tre americani: la ragazza di Scattle, dotata dell'ingenuità carat1eri. liltica dei turisti d'oltreoceano in visita all'Europa, perfettamente igno– rante della nostra storia, passala e presente, ostinata a male interpretare tutto ciò che vedeva, secondo gli ~chemi correnti sulle riviste statunitensi; 7)2
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