Volontà - anno XIII - n.10 - ottobre 1960
la riportizione delle terre feudali, incominciata nel giugno, quindici {!iorni appena dopo la liberazione, acquistò una particolare gravità nel– i 'ngosto successivo, quando si regi– ~trarono 18 morti. Una conunhssio– no speciale inviata sul luogo dal Crispi ristabiliva l' ordine con 12 cse<:uzioni sommarie (dal 22 al 25 agosto). A Sciara una colonnn mo• bile dovette intervenire perchè fos– sero rese le terre al duca spagno• lo Ferrandina (il console spagnolo di Palermo aveva protestato presso il governo dittatoriale in data 28 settembre). A Cefalìa un gruppo di contadini .si introdusse il 30 sellcm– bre nel locale di riunione del con– siglio e presentava una petizione nella quale reclamava la restaura– zione dei diritti degli abitanti sul– le terre comunali, diritti dei quali furono defraudati; il presidente del comune respingeva la petizione ad– ducendo il prètesto che essa non e• ra fit·mata, ma il 2 ottobre circa 400 persone del paese portavano le loro bestie al 1)8seolo sui terreni comu– nali. A Gangi i contadini imposero al consiglio civico la nomina di una commissione per la distribuzione dei cinque ex-feudi del comune, mi– nacciando di insorgere se le. cose fossero tirate per le lunghe. A Capa– ci w1a squadra di \'enti contadini insorge il 26 agosto contro le auto– rità ed i ricchi proprietari. Dovnn• quc la truppa è costretta ad ioter. venire. Il centro della rivolta si spostò verso la fine di agosto nei distretti montagnosi del centro dell'Isola, toccando così la ultra-feudale pro– vincia <li Caltanisetta. Il 17 agosto H Dcpretis comunica, allarmato, al Crispi che il feudo della principcs- 626 sa di i\"iscemi è stato invaso da un centinaio di contadini provenienti dal vicino comune di Sferracaval• lo; gli insorti hanno cacciato il ga• bellotto, si sono divisa la terra se– gnando i confmi con della calce ed hanno subito incominciata la mcs. sa a coltura. « Occorre far subito » - aggiunge il Depretis. Nella provincia di Trapani le insurrezioni agrarie furono pure al– l'ordine del gionto; solo il distret– to di .Marsala si mantenne - da– ta la su:1 particolare situazione e• conomica: cohura intensiva, picco– la proprietà e prospero commercio estero - in una relativa tranquil– lità. A Trapani città, dal 20 al 29 agosto i « malfattori » fanno nume– rosi ostaggi ed il go,,ernatorc deve sostjtuire la commissione speciale « pcrchè nessuno dei suoi membri osava punire gli autori di crimini ». Le sommosse furono dovunque ac• compagnate da numerosi incendi e d·a furti di raccolti e di bestiame~ ciò che provocò una grande paura nei proprietari perchè se il periodo della mietitura era <1uo.sifinito, la stagione delle vendemmie si avvici. nava cd anche la raccolta delle o– live si annunciava buona: la sor– "eglianza do\'eva perciò essere rad– doppiata. Anche a Marsala, il proprietario di "igne Iugham si lamentava il 27 agosto presso il console britannico Goodwin che le raccolte d'uva era• no depredate e che si rifiutava il pa– gamento degli affitti; la protesta ar– rivò fino a Lord Fusselle. Dcpretis si mosse decidendo di proteggere le proprietà viti-vinicole degli inglesi. Il 25 settembre un altro nome fa. muso del commercio del vino mar– sala., il Woodhouse & Co di Liver•
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