Volontà - anno XIII - n.10 - ottobre 1960

•Colpi di coltello e bruciato; il no– taio Cannala In pure bruciato e - stando al Mand'ari - ci fu chi, tol– togli il cuore -ed il fegato, se ne sa– tollò sulla piazza del mercato. L'Abba parla di un insorto che, se– duto sul selciato, rosicchiava il se– no di una ragazza. Tutti i ricchi che lo poterono, fuggirono, spesso ca– muffaù da contadini. Strano a dirsi., ma, nonostante le angherie e mezzo secolo di lotte, non ci fu neppure un tentativo per penetrare nel palazzo del duca. For– se - dice il Iladice - perchè la bandiera britannica che vi sventola– va ricorda\'a agli insorti che l'Inghil– terra era favorevole alla rivoluzio– ne garibaldina ed in certo qual mo• do sua alleata. II 3 agosto il governatore di Mes– sina telegrafa a quello di Catania di ocmandare immediatamente in Bronte una forza militare atta a re– primere i disordini che minaccia– no le proprietà inglesi >>. Il 4 arri– va il capo della polizia di Catania con 80 guardie nazionali, le quali procedono all'arresto di un gruppo di « nemici del popolo » e, malgra– do l'ordine di condurli a Cata– nia, li trascinano senza perdere tem– po su di un patibolo improvvisato (alcuni furono addirittura fatti a pezzi). Il 5 agosto, d'opo la solleci– tazione della rappresentanza diplo– matica inglese presso il governato– re di Catania, arriva la prima trup– pa al comando del garibaldino Pou– let; onde evitare di agiravarc la si– tuazione, fu escluso ogni incontro con i popolani ed i soldati entra– rono nel paese solo dopo che mem• bri del clero ebbero assicurato che gli insorti si erano in parte sband'ati; la situazione fu così presa in ma- 624 no senza un inutile sPargimento di sangue. Il 6 agosto arriva infine il genera– le Bixio che era partito da Giardini con due battaglioni due giorni pri– ma (il resto della brigata, forle di 1.200 uomini, seguiva). « E' neces– sario l'esempio e l'avranno tremf'n– do » - aveva detto Ilixio e, messo da parte il Poulet, il popolo fu ca– ricato alla baionetta e Bronte di– chiarata in stato d'assedio « per colpa di lesa umanità ll. La reazio– ne pdmiùva dei contadini affamati fu largamente superata in feracità dalla repressione garibaldina. Arrestati, sei dei dirigenti dell'op– posizione contadina - compreso il sei;santenne Lombardo - sono som– mariamente giudicati e condannati alla fucilazione alla schiena; si or– dina la consegna di lutte le armi, il munici1>io e la Guardia Nazionale rnno disciolti ed il paese è sottopo– sto ad una tassa di guerra. I car. ceri hu ali furono a tal pwllo riem– piti che si temette il diffondersi di uua epidemia di tifo: il presidente del Scnalo di Acireale telegrafava il 19 agosto che in qnella piccolissi~ ma prigione si trovavano, oltre a 24 niminali ordinari, 87 prigionie– rj di Bronte e di Randazzo che a– spettavano il tribunale speciale. A Ilronte gli arrestati arrivarono ad un centinaio. Garibaldi - pur insistendo presso le autorità locali sulla necessità di stndiarc la questione dei terreni de– maniali onde evitare il ripetersi di simili disordini (in questo senso scrive il 12 agosto ùa Raudazzo il Bixio al governatore di C<1tanin) - approva l'azione repressiva e le rappresaglie. L'Inghilterra poteva così conlinuare a manifestare. il suo

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