Volontà - anno XIII - n.10 - ottobre 1960
ne presidente del consiglio, ma Je nomine del 22 giugno successivo permisero la vittoria complela dei seguaci del duca. Se il governatore Tedeschi escluse arbitrariamente dal consiglio ogni rappresentante della corrente mino• rilaria del Lombardo, il nuo,•o con• siglio civico fece da sordo di fronte alle manifestazioni popolari che re– clamavano la divisione delle terre. A fine giugno il console britan– nico invitava il governo di Palermo a scrivere al governatore Tedeschi alTinchè prevenisse degli eventuali disordini nelle vaste proprietà du– cali: l'agente Trovez anertiva in– fatti che degli avvenimenti simili a quelli del 1848 potevano ripelersi. Su quattro compagnie della Guar– dia Nazionale che si erano, nel frat– tempo, formate o Bronte, tre erano fedeli al duca (una era comandata dallo stesso Trovez), mentre la quar• ta, detta degli u: spataioli », era for– mata da contadini e comandala dal Lombardo. L'8 luglio la compagnia del Tro– vcz arrestava quattro capi dell'op– posizione e questo stupido provve– dimento non fece che lavorire gli estremisti i quali spinsero il Lom– bardo ad accettare il loro program– ma. Tutti i malcontenti della pro– vincia si agita,•ano ora e nelle vie di Bronte i contadini facevano cir• colare delle casse da morto in fu. nero.le, burland'osi così dei ricchi e minacciandoli. Il Lombardo organizzò H 30 lu• glio una riunione durant.e la quale promise che « tuui avrebbero rice– vuto la loro parte di terra, senza me::::i illegali». Il presidente del consiglio civico Afeli, si rifiutò di prendere delle misure severe con- tro l'opposizione per non provoca– re maggiormente il popolo; il go. vematore si limitò ad aumentare le guardie forestali da quattro a dicci. Nella notte del primo agosto, mentre In comp11gnia del Lombardo era di guardia, furono uditi dei ru– mori coutinui: erano i contaclini che si apprestavano a circondare il vil– laggio. Le altre tre compagnie del– la Guardia Nazionale disertarono dalla paura ed il barone Meli pro– mise, d'accordo con il Lombardo ed « iu extremis », lt1 realizzazione im– mediata della distribuzione della terra. Era però troppo tardi per fer– mare i contadini che, stanchi di tante vane promesse, la notte del 2 agosto penetravano già nelle case, dandosi al saccheggio, all'incendio cd uccidend·o. Si trattava certo di un metodo non troppo filosofico di tentare, per la ler-.ta volta, la realizzazione di u– na società nuova e dell'uguaglianza; ma - come scrive il Verga nella sua novella (< Libertà » - « perfino il lupo quaudo arriva affamato su un gregge, non pensa più a riempir– si il ventre ed uccide ferocemente ». losiemc alle case dei notabili ve. niva dato alle fiamme il municipio con tutti i suoi documenti e - piia importanti di tutti - i registri di proprietà; i rivoltosi penetravano pure nel convento e nel seminario commettendo violenze sui religiosi. Il 3 i contadini acclamavono Lom– bardo presidente del comw1e, pur senza ascoltarlo quando, insieme ai suoi amici,· cercava di arrestare la effusione di sangue. Secondo le cifre avanzate dal vi~ cc-console britannico Jeans, gli uc~, cisi furono sedici. Un proprietario venne prima violato, poi ferito :i 623
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