Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960
anarchico farsi risalire a quel pe– riodo di libero esame, di libera ri. cerca, di spirito critico, che va sol– lo il nome di Rinascimento? Non pare, almeno dal punto di vista storiografico. Il pensiero a– narchico, in quel periodo, è espres– sione impalpabile, se non inesisten• te; gli albori vaghi di qualsiasi pen– siero è conveniente lasciarli ad una più nppropriata storia universale. Nè, d'altra parte, è consentilo far risalire l'origine del pensiero anar– chico al period·o della nascita del. lo stato moderno, all'epoca del co– siddetto assolutismo (ragion <li Sta– to come ultima istanza), cioè al se– colo XVII. Perchè se è incontesta• bile che la caratteristica del· pen– siero anarchico consiste nella criti– ca alle concezioni autoritarie incar– nate precisamente dallo Stato, è al– trettanto incontestabile che nel se– colo xvn non si manifesta \lll pen– siero preciso cd incon!ondihile, ta– le da potersi definire anarchico. (Del pari, non si possono definite anarchici gli atti contro il potere costituito, ma soltanto ribellioni - jac<1ueries - in quanto mauca ad esse la coscienza di una lotta con– tro lo Stato, come istituzione crea– ta artificialmente per opprimere). Soltanto, quand'o la concezione che gli uomini hanno dello Stato sa– rà mutata, quando cioè codesta i– stituzione perderà il carattere sa. ero e mistico e diverrà quella che realmente è, cioè, creazione artifi– ciale e potenza mondana, potrà dir– si che l'uomo diventi cosciente del– l'oppressione scaturente dallo Sta– to e che la lotta contro di esso è loua sentita per abbatterlo e per in. staurare un regime di libertà e di benessere. Ma perchè lo Stato venga, nelle coscienze degli illuminati, spoglia– to d"alle vesti divine e trascendenti, e venga ricondotto alla sua natura– le espressione, bisognerà giungere alla fine del secolo XVIII, cioè al manifestarsi del pensiero, cosiddet• to socialista. F ouricr, Saint•Simon, Owen: ec– co la matrice di un pensiero consi– stente, che, al di sopra delle clas– sificazioni e delle sistematiche, dà l'abbrivo a quello che sarà il pen– siero anarchico propriamente detto. J Il pensiero auarchico, per come 'I giustamente è stato rilevato dal Kropotkin, è nato << dai suggeri– menti della vita pratica»; che, anzi, il carattere suo essenziale consiste nell'avere rilevato il legame inter– corrente tra quanto appariva come passato e <1uelloche era il presente, consapevole che il passato non può non continuare ad' essere partecipe nell'attualità. Non solo, ma, a ben guardare, si rileva che il pensiero anarchico primitivo nasce dal con• tatto od in seguito ad avvenimenti di grandissima risonanza storica. Godi.vin - il primo pensatore com– piutamente anarchico - visse ac– canto agli avvenimenti della Rivo– luzione francese (1789-1793) e la sua opera principale An Enquiry into Political Justice ond its Influe~ ce on Generai V irtue and llappiness (Inchiesta sulla Giustizia politica e sua influenza sulla virtl1 e sulla fe– licità di tutti) vjene editata nel 1973; Proucllion, vivendo l'altra ri~ voluzione del 1848 (la prima e gran- 487
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