Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960
onorato di averlo come ospite ogni qualvolta va a Delhi, ri,•erito dal Vicel'è che pieno di mr.daglie e in uniforme lussuosissima dà udienza a un vecchio onantcnne, scheletrico e co1>erto solo da un modesto len– zuolo bianco. « Un fachiro nudo t dirà dispregiativa.mente Winston Churchill. Anche sul nazionalismo Gandhi dillerisce dal nazionalismo patriot– tardo e sciovinish'l dei politici in– diani. « La vera riforma necessaria all'India - scrive il 10 dicembre 1919 - è l'adozione dello « Swa– de~lii » nel senso stretto della pa– rola. Il problema immediato che dobbiamo risolvere non è quello di sapere come organizzare il governo del paese, ma di sapere come vestir– ci e come alimentarci... ». Senza at– tività contadina l'abitante del vil– laggio indiano è perduto. li conta– dino non può vivere con i prodotti della terra. Necessita un ardgianato complementare. Jl pila economico cd il migliore è lo « Sharka ». « lo sò che qpesto porla una rivoluzione uella nostra situazione mentale, e perchè è una rivoluzione, J>retcndo clie lo « Swade~lii » ci porti allo «Swaraj». 24 Una nazione che può e– conomizzare 600 milioni di rupie o– gni anno e distribuirli tra i Javorat<'· ri delle filande ed i tessili che lavo• " « Swad~hi •: Swa • uno, stesso, me. deaimo. Deshi ... p:iese. Swadeshi =- e.on • •umo esclusivo dei beni del paese. « Lo swadeshi è l'affermnione dell'ordine nuo– vo. La Satyagraha (disobbedienza ci'vile) è la nega:tione del vecchio ordine» - Ro– moin Rolland u Mahatma Gandhi ». • Swara.j » = Swa • uno, stesso, mede– simo; Raj = governo. Swaraj = Co,·emo proprio. rano in casa, avrà acquistato una po– tenza di organizzazione e di inrlu– stria da essere capace di tutto per il suo completo s,•iluppo ». 2 ~ Gandhi usa tutti i mezzi, come del resto il suo più fedele dei disec• poli Vinoba Bhave, affiochè l'india– no non abbandoni la terra, e il vii. !aggio J>el' andare ad ingrossare le fila dei salariati delle città come Calcutta, Bombay e Dchli. Di questo grande uomo si può sottoscrivere tutta la sua vita punto per punto. Sembra quasi impossibi– le, ma anche nel sindacalismo ap– plica il « Satyagraha ». Un organismo che ha dovuto sern. prc usare la lotta e la violenza per ouenerc le rivendicazioni economi– che, si presenta n noi, grazie al Mahatma, con le caratteristiche del- 1•.,ahimsa » e il « Satyagraha ». « Secondo la mia modsstn opinio– ne - dice a Ginevra il 30 dicembre 1931 essendo delegnto del sindaca• to operaio della ciuà di Ahrneda– bad - i I movimento operaio può uscire vittorioso se rimane pel'(CI• tornente unito e deciso a lutti i sa– crifici qualunque sia la forza degli oppressori. Però quelli. che guida– no il movimento operaio non si ren– dono conio dei mezzi che hanno a disposizione e che il capit!l.lismo non ha nè possiederà mai. Se i la– voratori giungono alla facile conclu– sione di comprendere che il capi– tale è assolutamente impotente sen– za la loro collaborazione, hanno vinto la partita. Però noi siamo molto soggiogati sotto l'ipnotismo del capitalismo che finiamo per ere• 21 « Young India• del IO dicembre 1919. 5.11
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