Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960
politica ed econom icn e nello sta– linismo assoluto ». Queste domande M:oncerUmti e le risposte deprimenti se le è fatte, Na– rayan, militando anche in seno al socialismo politico « nella casa si– tu:lla a metà del cammino del socia– lismo democratico » per dirla con le sue stesse CSJ)reMioni. « Però la aspirazione era di fare un sociali– smo rivoluzionario che trasformas– se la società fin nelle sue radici e, nello stesso tempo. preservasse i grandi valori umani della libertà, della fratellanza e della eguaglian– za ... ». « li socialismo europeo è {al– lito. I socialisti occidentali che ar– rivano in Jmlia non hunno nulla da insegnare, Pc1.1s11110 aolo alla neces– sità di un sistema che possa ridur– re il 1>opolo nlln condizione di pe– core In cui unicu (unzione aovrana è di scegliere periodicamente i flR• stori che si occuperanno del loro be– nessere ». Non è necesurio M:Ìupare il vo– cabolo libe.rlari3mo continuamente e gargarizznl'li con esso quando si parla di libertari. In India, a par– te M. P. T. Acharya, ~icuramcnte non si incontra nessuno che si de- 6nisca libertario. Senza dubbio i latti e le manifesta1.:ioni degli idea– listi come Narayan non faranno du– bitare un islante in quelli di cui wnosciamo a fondo l'ossatura strut• turale delle idee aerate e lo consi– deriamo, sin dnl primo momento, come un anarchico cosciente e, ancora di piil, preparuto. Qucs1u è l'evohw.ione che ha so(– lerto 1111 urnrxistn - che probnbil. mente uou lo [u mni come 1em1>era– mento - che è andato sculnndo le vette sempre pili elevate dell'ideale umano. Ba sofferto wi 'e,•oluzione ascen– dente come quella che llO(lri il giap– ponese De.nijro Kotoku 11 che si i– niziò con il repubblicanesimo di Rousseau ed arri,·ò ftno alle conce• zioni libertarie passando per il so– cialismo di Stato. Con Vinoba Bh8\'e uon si prcscn• ta lo stesso fenomeno. Potremmo di– re che Bhne è di quegli esseri u– mani che posseggono un istinto di orientamento ideologico così sicuro come l'istinto di orienrnmento geo– grafico nel selvaggio. Bhave inizia la su11 rivoluzione partendo dal principio di « Ahim– sa », la non violenza di Gandhi. I contnd ini non hanno tcrr11 sufficien– te però non si deve usurparla, vio– lentemente, ai grandi terrieri. Vi. noba Bhave non tituba nel doman– darla a chi la detiene. Sembra in• credibile. ma, alla chiamata dell'a. postolo, mi si perdoni l"espressione. le donazioni di terra aUluiscono. Sopratutto i piccoli proprietari so– no quelli che più identificano le ne– cessità degli sprovvisti. Le prime donazioni si hanno in Telengann in provincia di Hydcrabad. Si donano centro acri di terra là dove se ne chiedono ottanta e si crea immediatamente il Bhoodnn Yajna (donazione di terra) che consi8te nell'apportare ai pii1 bi8ognosi un aiuto in terreno che permetta una autosufficienza economica. Come si vede l'iniziativa non è molto rivoluzionario. E' un miscu- u Vedi a. C,N.T. » di Tolou {Francia) numeri 707 e 708 datati ri1pct1iv11menlo 16 e 23 novembre 1958. 537
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