Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

primo momento e propagò il « Sa. l)'•itraha ,.u auraverso tullo il pae• 6C negli anni decisivi del 1940 e del 1941. Mor10 Gandhi, e con la separa• zione del Pakistan preconizzato dnl fanalismo indù, ed avvenuta l'occu– puzione del posto lasciato vacante dal Vicerè delle Indie da porte del Partito del Congresso, con a Capo Nehna, Vinoba Bhave si diede ani– ma e corpo al movimento da lui atCS80 creato il « Sanrodaya •· Il movimento di Bhave è s1a10 be.o definito da uno dei membri più lontani del « Sarvodaya "• Jaya1>ra– kash Narayan, che uscì dal Partito ·"~i~!isto del Congresso (da 111 1 crento) J>er rinunziare dcfiuitiva– mcn1c alla politica cd aggregani alle fone di Vinoba Uhave: e La politica del « Sarvodaya • uon può avere affmità con i partili nè con il potere. La sua finalità è che 1ia• no aboliti tutti i centri del 1>otcre. Più aumenta questa politica, più si restringe e si riduce la vecchia po– litica c, conseguentemente, 1i avrà un'autentica e progressiva 1compar– ea dello Srnto ». Quello che è grande in Narayau è In sua gagliardia nel rinunciare, tanto energicamente ed apertamen– te, alla politica ed allo Stato al tem– po 1tes&0 che abbraccia decisamen– te il movimento delle comunità au• ronome e volontarie., ed è que1na la •era finalità del « Sarvodaya •· 11 « Sttya • = giusto, diritto. • A· 1 raha • • prova. • Sa1yagrah11 • • prova giutt11, Si llpplicò 11pecialn1cn1e 11ll11 « non açe,et1a1io11e • dell'ingiu1ti1i11 grnie all'e1- 1ero l'uno Mgno di ,e ,reuo. Vedasi: Ro– au,ln Holland • Mahatma Gandhi • pag. 52 noia 2, • Edi1ion1 S1ock • Pariai. Carlo Doglio ebbe occasione di inten•istarlo per « Comuaità » or• gano del Movimento Comunità Jta. liano, e non esita n qualificarlo CO• mc socialista libertario. 11 Lo stesso Colin Ward gli dedica un eccellente articolo su « Free– dom » organo del 111ovimento liber– tario inglese ed offerma i principi libertari che ispirano Narayan e, maggiormente, Vinoba Bhave: e ••. quello che colloca Jayaprakash Narayan, in un caso veramente uni• co, tra i pensatori eociali1lli dcli' Asia e che è passato dalla lotta per il controllo dello S1010 a quella per sostituirlo con un complesso di co– munità autonome e libertarie ». 11 In aleLwe dichiarazioni fatte al periodico inglese «News Statcruan», arayan rende ancora J>il1 compren– sibile l'umane!limo di cui è ispirato il socialismo indiano: « L'esperien• za ,;ovietica mi fa oomJ>re.ndere, O• gni volta di più, che il 80Cialismo non è soltanto la negazione del ca– pitalismo; è possibile che il capi– talismo sia distrutto; è possibile che industria, commercio, banca, a– gricoltura, tutto sia nuzionalizzato e collettivizzato cd essere lontani dal socialismo. Per contro si va nel– la direzione 01>posta al sociali– smo ... ». « E' evidente che l'opera profonda del male risiede nella su– per centralizzazione dell'autorità 1 • Carlo Doalio: • Vcn;o una nuova so– tierà., cComuni1à., ago110-1e11embre 1958. 1958. 17 « Frecdom » del 7 giugno 1958. (An– che in Vofomà, C. Dalclelli h11 dedicato uno l<'ritto a Vinobn lllhave dal litolo: • Bhudan e Sarvoda)'a » a. XI, n. 2-3, mar– ao 1958 (n.d.r.),

RkJQdWJsaXNoZXIy