Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

può disintegrarsi. Solo una diserzio• ne può essere la causa della sua perdizione. Per questo, il santo laico dell'Io. dia contemporanea, Rabindranath Tagore grida ai suoi seguaci: «L'O· riente, in verità, tenta di darsi una storia che non è il prodotto del• la sua vita. Il Giappone, per esem– pio, crea la sua difesa adottando i mezzi occidentali, però quando a– vrà esaurito la sua eredità gli ri– marranno solo le armi chieste in prestito alla civiltà. Non si sarà svi– luppato interiormente. L' EuroJ>a ha il suo passato. La for.ta dell'Europa risiede, in conse– gueuu1, nella sua storia. Noi dob– biamo, in India, (arei l'idea che non possiamo chiedere in prestito la storia dagli altri J>Opoli e se lo fo. cessimo compiremmo un suicidio. Quando si chiedono in prestito co– se che non appartengnno alla no– stra vita esse servono solo per schiac– ciare questa vita. Ed è per questo che credo che l'India non ha nulla da guadagna– re nella competizione con la civil• tà occidentale 1mpra il suo proprio suolo, al contrario, noi troveremo n1aggiore compensazione se, consi– derando i SOJ>ruSie le angherie su– bite, seguiremo il nostro proprio destino ». 13 La terra è la salvezza dell'India. Passarono le dinastie, l'impero dei )faurya, la dinastia dei Sunga, i Shakas e i Knshans. vennero i Gup– tas, fino al sorgere dell'islamismo uel secolo VII. Nel sud passarono i Chnlukyan, gli Andhras, i Rashtra• kutas. Irruppero gli afgani ed i tnr- u Rahindranath Tagore: «Nationalism». 53-1 chi, a loro successore i mongoli che furono assoggettati dagli inglesi. l'utti, meno gli europei, rispet– tarono la piccola proprietà pri– vata e quelle comunali. Solo gli in• glesi, sotto l'impulso dell'istinto della cupidigia, che, come dice Cer– vantes « trasforma il molto in poco con il desiderare un altro poco di più » crearono il sistema dello « za• mindari » sistema di latifondo sui seneris. In esso il latifondista estor– ceva, rubava e vessava il contadino che, fin da tempi immemorabili, CO· sì come i suoi ascendenti, era stato il padrone incontrastato di quel pez. zo di terra usUrJ>ato. « Zamendari » lo si diventava per decreto del vicerè delle ù1die che così ricompensava i meriti di chi tradiva il suo popolo a beneficio dei colonizzatori. Oggi esiste ancora il sistema dello « zamendari » a vergogna d'el Par– tito Nazionale del Congresso che trova il modo di accendere una can– dela a Dio e un'altra al diavolo in questo alto problema che interessa la maggioranza d'eJla popolazione delle provincie di Bihar, Provincie Unite, Madras, Bombay e Punja. Il socialismo in Oriente, e sopra tutto io India, è e dovrà essere per molto tempo, agrario pilt che indu– striale. Potrà essere socialismo di stato o socialismo libertario, però durerà solo se punterà sui contadini. I palliativi ed i pannicelli caldi del governo, i piani quinquennali, che non vanno mai più in là degli ultimi caseggiati di Delhi, perchè, quasi tutta la finanza è assorbita dal– la costruzione dei palazzi che si chiameranno dell' agricoltura, della

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