Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960
presentano wia corrente sensibil– mente eoosideratn in India. Il pensiero di Thomas Paine: « Il Governo è un male necessario » ed il suo libertarismo velato rappre– sentano i postulati del radicalismo umanista e convenaodo con K. K. Sinh11 di Calcutta, collaboratore di riviste socialiste d'avanguardia in Inghilterra e autore di interessanti opere che dibattono tenacemente il problema indiano • e 8irupntizzante del Congresso per la Libertà della Cultura, mi sembrava di ascoltare gli stessi concetti del Paine: « La società è il prodotto dei nostri de. sideri e il governo è quello della nostra debolezzn; In prima origina ln nostra felicità positivamente u– nendo i nostri affetti; il secondo ne– gativa,uente limitando i nostri istiu. ti. La wcietà, non importa di qua– le lorma, è una benedizione; però il governo, considerato nella forma migliore, non è più che un male nece53ario; nella sua forma peggio– re è sopratutto un male intollera• bile». ci 11iccoli villaggi, Ìll\•cce, esiste una discreta corrente libertaria che tende ad C8tendcrsi sempre maggior– mente per l'abnegazione di alcuni uomini che si M>no dedicati ad easo.. E' la continuazione cli una socie– tà agraria che già tronrono gli arii quando emigrarono dalla Persia ed invHero l'Indostan cinquemila au. ui (a. Sotto questo nspetlt> è m~ra• \tiglioso la coincidenza che sotto tut• ti i meridfani si incontra il Cenome- • 11: The 'Present Political Si11111ion», 1A plur.alist S11te-., • Problcm o{ fodividua– tion in India •• • Toward11 J>lurali11ic So– ciety •• 532 no del comunismo agrnrio delle so• cietà primitive. L'unità comunalu del pre-incario nel Sud Americo: lo « Ayllu :.,' conosciuto come • Ca– pulli » nel l\fe83ico, irrompe nuova– mente nello &tesso istante che in– tendiamo a,,vicinarci all'unità ('<J• munale dell'India. Gandhi la chiu– ma\'a, graziosamente, « Pancl1«y«1 » cd è il cemento che ha permesso allo Indostan di ma.ntcnersi. unito nttra– veno cinquemila anni di invHioni e di domini. Queste sono le vere radici liber– tarie in India. 4. Cor;porazioui, Guild88 e contadiui li Panchatantra e, sopratutto, i Jataka che il professor Rhys Davida defmisce come la pii1 vecchia e im– portante collezione del folklore esi. stenie, narrano la vita arti,tiana e contadi.ua dall'India µre-buddista a quella proto-ariana. Nello stesso poema epico Maha– bharata vi sono pensieri come e lo .11alvaguardia delle corpora:ioni (&uildas) è l'unione », con il che il sindacalismo contemporaneo deve sprofoodarsi molto nel passalo per trovare le gue origini. Nella « Cambridge History of Lu. dia » il professor E. Washhum Hop• kius· considera la importanza delle « guildas » in que5to modo: « r/1e merchant•guild.s were o/ suc/1 auto• rity that thc king wa., not allowe.d to establi.sh an.y laiv.11 rcp11g11a11t to tl1ese trade unioru. The hcacb o/ guilds are me11tio11cd 11cxt aftcr ' Vedi « America hoy •• dello 11etso 1u• 1ore, nel capitolo dedicato 11 Perù.
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