Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

Questo è il pariorama offerto da un paese che ha preferito occiden– talizzarsi e disdegnare quello che, in altri termini, possiamo definire « asianismo ». E questo è il cam– mino che hanno iniziato sia la Ill(lia che la Cina per finire con le inondazioni, la miseria economica, Ja fome, le epidemie e la presenza dominante dello straniero di occi– dente. Il nazionalismo ha fotto irruzione sul suolo asiatico lanciando il pen– dolo degli avvenimenti storici dal– l'uno all'altro estremo. Prima frenai.o violentemente dal colonialismo che non permetteva un aumento ordinato della produzione, che non pensava di introdurre una politica di controllo delle nascite, che mai permise di istrufre gli« am– ministrati l); ora libero dalla in– . gerenza europea, la reazione del- 1' orientale, in particolare dcli' in– diano, che fu il popolo che maggior– mente soffrì per il colonialismo bri. tannico, fu quella di sostituire il « padrone >> in tutto e per tutto, e di imitarlo, nelle istituzioni, nel modo di vivere e nella sua «civiltà». La trilogia che, anni addietro, formava l'integrità asiatica: villag– gio, famiglia cd agricoltura è stata infranta. Il villaggio va verso la città, la fermnvn che l'unico modo per m'antenere in piedi l'industria 1e.ssile inglese ern quel– lo di aiu1are i compagni giapponesi, dello stesso ramo, negli scioperi. L'aumento di snlario dell'opernio nipponico, significa un aumcn10 dei costi dei tessuti giapponesi e, conseguentemente, una maggiore possibili– tà di compelizionc del tessuto inglese sul• mercato internazionale. Il padronato ingle• se appoggiò apertamenle la mozione. famiglia si scompone ed i suoi mem– bri diventano gregge per la fabbri– ca e l'agricoltura cede il passo alla industrializzazione. Le religioni predominanti in O– riente: induismo, budd.i.s1110, taoi,.. smo, scinU>~mo, che mantenevano una certa coesione nel seno dei po– poli orientali. dovuta al sistema pa– ternalistico (taoismo e scint-0ismo) in Cina ed in Giappone; fatalismo di casta, vegetarianesimo e non vio– lenza (indui-smo) in India e rinun– zia alla vanagloria cd alle ricchez– ze (buddismo) in tutti i paesi del sud-est, queste religioni hanno as– sistito al disintegrarsi della famiglia, all'unificarsi delle caste in una nuo– va: il salariato; al sorgere della vio– lenza nel nazionalismo e al risve– glio dell"istinto del risparmio, con– seguenza immediata dell'industria– lizzazione, e primo passo verso la sete delle ricchezze. I leaders asiatici, educati a Lon– dra, a Mosca e negli Stati Uniti, a– mano competere con le industrie oc– cidentali. Non pensano al popolo a– grario, .al nucleo familiare, alla re– ligione autoctona, all'artigianato ed alle arti primitive e a tutto quanto faceva di questi paesi, che il colo– nialismo soggiogò, la culla della cul– tura. La visione che ebbe Gandhi con la « Sharka ))\ opponendola al te– laio meccanizzato degli inglesi e che gli permise la coesione del gruppo nativo al tempo dell'autosufficienza economica, è stata abbandonata dai suoi successori, Nehru in testa, che hanno capovolto quanto il « Mahat– ma » affermava. 4 La rocca del filare. 529

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