Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

ed alri edifici particolarmente su– scettibili di danni. 3) Dovrà essere usata senza preavviso della natura dell'arma.• E' inutile fare commenti sul per– chè ad tu1 certo punto è prevalso il ,e comitato Stimson >> invece della « relazione Franck ». Essendo faci– le e difficile ad un tempo, lasciamo che ogni lettore lo commenti secon– do la propria intelligenza o secon– do il proprio sentimento. Vi è un altro fatto importante ove, iu certo quahnodo, i I mondo politico e in parte, purtroppo, an– che il mondo scientifico, cercano di attenuare il crescente terrore che ispirano le armi nucleari; e in un certo senso di mettere a posto la loro coscienza di fronte al tragico problema. Intendiamo parlare del– la cosid'etta bomba H (C pulita>>; cioè della realizzazione di un ar– ma nucleare che uon abbia micidia– li conseguenze radioattive; perico– lo che si rivela spaventoso per la vita in genere dopo un certo perio– do di anni." In primo luogo: quale diabolica intenzione è sottintesa nell'espres– sione « bomba pulita >>? Non è dii– ficilc comprenderla, anche se non è_ esplicitamente dichiarata. L'un- 1 Le bombe furono sgt111cia1ealle ore 8.15 del mallino, quando gli 01,erai e gli .impieg:ui si rtca\'.1110 al lavoro e i bam– bini and1wr1110 a scuola: scehn par1ieolar– me111eeinic:i e ehe smcniisec l'asscr7.ione di Tnmum: « ... ciò pro,·a che noi desi– deravnmo e, 1 i1:1re per quanto possibile, di distruggere la popolazione ci,·ilc ». 10 Più ,li qudche le11orc, forse, rinrnr– r:I 1,crplcsso di fronte nl fa11ore nufioat- tuosa e mefistofelica volontà dei po– tenti non fa che sussurrarci, sia pu– re in forma tàcita, che in fondo si può benissimo tentare anche l'av– "entura di una guerra atomica, da– to che la razza umana non correrà alcun pericolo radioattivo... E tale senso, purtroppo, non ha trovato u– na totale reazione nel mondo scien– tifico; mentre questo conosce bene le estreme difficoltà tecniche che sì frappongono alla costruzione di bombe «pulite»; e d'altro canto, anche se fosse possibile, rimarreb– be sempre intatta la terribile po– tenza distruuiva. Imporla ben po– co non rimanere radioattivizzati quando là potenza è tale che puli– rebbe ogni cosa lo stesso ... Tuttavia, in termini semplici, diamo qualche cenno di tale puli– tura. Perchè abbia luogo la tremenda reazione degli clementi che com– pongono la bomba H (ì cosid'etti i– sòtopi del comune idrogeno: tritio e denrerio) occorre una temperatu– ra - sia pure per pochi attimi - non minore di 46 milioni di gradi. Tnle spaventosa temperatura è ot– tenibile (s'intende per pochi milio– nesimi di secondo) dall'esplosione dell'uranio o del plutonio; e per questo tmita alla bomba H viene posta un'atomica comune che ser- tivi'tà; il qua.le tnlvoha è descritto come grandemente benefico (ad esempio, nella eura dei tumori) 1nl'ahra irH'eee eome e– s1re111amcn1epericoloso. La s11iegazione è rcl111i,•amc11te sem1•liee come idea generica: si tralla semplicemente di razionale dosa– lura; così come nello s1csso campo medi– co possono essere efficaci piccole dosi di \'cleno. 505

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