Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

ticolarc e fanatico nazionalismo re– ligioso - avrebbero resistito an– cora per parecchi mesi, e quindi la inutile fine di tante migliaia di gio– vani americani circa la necessità di operare uno sbarco in grande stile. Da cotesta decisione sorsero due relazioni opposte: la « relazione Franck », contraria all'uso dell'ato– hlica, non solo per ragioni sempli– cemente umane, ma pure per altre conseguenze che in un futuro più o meno lontano si sarebbero sicura. mente verificate; e il « comitato Stimson », favorevole all'impiego della terribile arma. La commissione della « relazione Franck » era composta di sette scienziati: Franck, Nickson, Rabi– nowith, Szilard, Hughes, Seaborg e Hogness. La relazione fu firmata da 64 scienziati, compreso Einstein e il celebre fisico danese Niels Bohr. Le tesi più importanti sostenute da tale relazione erano le seguenti: 1 I • L'uso della bomba atomica con– tro il Giappone, oltre a mettere in cattiva luce gli Stati Uniti di fron– te aH'opinione pubblica mondiale, affretterà la corsa agli armamenti, e pregiudicherà la possibilità di rag– giungere un accord'o internazionale sul controllo delle armi atomiche. (Tesi che si rivelò profetica, stan– do agli attuali disaccordi tra i ((gran– di» ed ai sommovimenti avvenuti nell'estremo oriente). Il - L'impos– sibilità da parte degli Stati Uniti di mantenere il monopolio atomico. (Allora non si valutavano certo le possibilità scientifiche dei sovietici; 1 Vedi I>Ure: P.M.S. Blackeu - « Con– segucn:z:e politiche e militari dell'energia a1omica » - Torino 19-19. 504 ed oggi persino la povera Italia po– trebbe avere la sua atomica ... ). III • L'importanza difensiva, in caso di guerra atomica generalizzata, del fattore geografico, cioè d·ella vasti– tà dei territori in causa. A questo proposito la relazione Franck dice testualmente: « La Russia e la Ci– na sono oggi i soli grandi Stati che potrebbero sopravv-ivere ad un at– tacco nucleare». (Questo dà vera– mente e seriamente da pensare al colosso americano; ed anche que– sto si può considerare una sorta di pre.J.5ione naturale - come abbia– mo già accen11ato - che preme sul– la particolare volontà di potenza dell'uomo politico). li « comitato Stimson >), favorevo– le all'uso della bomba, era compo• sto dai seguenti scienziati: K. T. Compton, Vannevar Bush e J. B. Conant; assistito da una commis– sione scientifica formata d'a A. H. Compton, Fermi, Lawrence e Oppe– nheimer. In un articolo apparso nell'«Har– per's Magazine» nel febbraio 1947, il presidente del comitato, Stimson, rilerisce che il l O giugno 1945 il co- . mitato ad interim in seguito a di• scussione con la commissione scien• tifica, approvò all'unanimità i se– guenti articoli:• l) La bomba dovrà essere usata contro il Giappone al più presto. 2) Dovrà essere usata su un o– biettivo bivalente, cioè su istalla– zioni militari e impianti bellici cir– condanti o adiacenti ad abitazioni • In un seeondo tempo, uno dei mem– bri su riportati non bene SJ>ecifìca10,cam– biò idea dissentendo dall'articolo 3.

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