Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960
sola azione reciproca sulla quale poMiamo porre fondate speranze circa il futuro destino dcll'umani• là. Certo un pò deprimente per lo orgoglio e per l'intelligenza uma– na; tuttavia solo in apparenza, poi– chè si sarebbe in dovere di com– J>rendere molto pili a fondo tale straordinario trinomio: uomo-cose– natura. Dalla mentalità esclusivamente e• conomico-politica sarà forse - 0 senza forse - accellata di mala,•o– glia tale preuione delle cose; an– che dallo istesso pensiero marxista, che pure {a dipendere la coscienza dalle particolari stnmure economi– co-sociali. Ma Jo sappiamo bene quanti errori dobbiamo ad una si– mile mc.rHalità. Comunque è inutile sperare un efTenivo e totale disar– mo per opera esclusiva della sag– gezza degli uomini di Stato; e nem– meno, purtroppo, da tma eventua– le e grandiosa ribellione d11 parte delle masse. Queste potranno im. pcdire particolari alleanze (tipo re– centi sonunossc giapponesi) ma non sarà facile comprendere tulio il ma– le implicito negli armamenti in quanto tnli: nel cervello umnno c'è sempre un tarlo che ci mormora che la civillft e le conquiste del lavoro poS8ono essere di(ese solo dalle ar• mi; e in questo modo si è sempre scelto proprio la peggiore delle di. 1 t.. filo1ofìa della storia potrtbbe con- 1raddirci circa il noslro giudizio auoluta– mcnte 11ega1h·o,•efio l'azione delle guer• re iu genere; dimoslr.:andoci che diverse guerre furono elreuivamcnte ulili alla airutturn e al de11i110di qualche ch-ihi. Pero •i 1ra1terebbe sempre di obieaioni rda1ì,·e, in qu,nro l'aaione delle armi fa. fese;' che se non esistesse la straor– dinaria potenza di recupero pro– pria delle energie umane, a questa ora la razza umana isnrebbe gi:t estinta da un 1>ezzo.Ma ftno a <1uan– do potremo contare od approfittare di tale potenza rigeneratrice? E' il volto che assume l'essenza della mnteria, quaudo tale essen– za la si vuole usare come arma di sterminio, che rende perplesso lo drenato egoismo dei dominatori. E se il mondo si salverà dovremo rin. graziare pili gli atomi che il cer– vello umano ... Quando si trnttò di csperimenla• re la bomba atomica su territori ne• miei, il mondo scientifico (u messo in gran fermento. Ormai si era sicuri che la Ger– mania non disponeva di tali terri– bili ordigni. Difa1ti la « missione Alm », dire1ta dal fisico Goudsmit e dal colonnello Pash, segnalava a Washi.ngton che si aveva l'assoluta certezza che non esistevano ntorni– chc nel territorio 1edcsco. Tuuavin la tentnzione di usarla, sopratutto da capi militari, era for– te lo stesso; e ponevano le seguenti ragioni: abbreviare la durnta del– la guerra, in quanto i giapponesi - popolo dotato di una sobrietà straordinnria e invasato di un par- per cosi dire, oscillare la parabola di una dala condiaion4' umana che denomi– niamo civih::11.Questa va intesa come llro• do110 inregrnle cli 111110 il genere un1A110, e non tli p11r1icolnri11n111urosociali. Cioè eon1i1lerare, a,I esempio, cb'è meglio di– fendere 1.:1 eivihi o«idcntafe. piuuoslo dell"orienta/~; o ,·ice,·eru. 503
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