Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960
ra salvezza della civiltà sia in un totale ed effettivo disarmo. Questo, in un certo senso, sembra semplieis• simo; anzi quasi lapalissiano, se non si fosse ancora incerli circa la conoscenza dell'intima natura U• Vi sono momenti in cui vien da– to di pensare che il tremendo pro– blema possa venir risolto più dalla psicologia, piuttosto che dalla pras– si economica o politica in genere. Vi è una oscura e inqualificabile ten– denza di considerare un dato popo– lo come l'« incarnazione del ma– le»": il simbolo o il mito vengono posti su di una realtà vivente, su di una .immensa struttura umana asso– lutamente estranea ad ogni astra– zione mitica, ad ogni aberrazione della psiche. Possiamo considerare tutto que• sto come una particolare trasfigura– zione di un millenario senso religio– so; ma non per questo cessa di es• sere un potenziale pericolo paralle– lo a quello, già molto grave, di ca– rattere economico-polilico. Anche se preferibilmente rimane occulto, na– scosto neJle profondi.là istintive del– la natura umana. Talvolta, però, tanto da una parte ( l'occidentale) quanto d'all'ahra (l'orientale),' è e– splicitamente dichiarato. Aldilà della « cortina di ferro » non esiste sohanto il nemico econo– mico-politico della civiltà occidcn- • Il razzismo è un ramo di tale focar– na:1'one. 5 Non possiamo fare a meno, per ìn– ciden:u, di cirttre un ncuto aforisma di F. Nic1sche: (C L'oriente e l'occit!enie so• no linee che ci vengono trncciate dnvauti al nostro sguardo per prendeNi gioco del– la nos1ra ingcnuirà )). tale, ma pure l'incarnazione di tut• to ciò eh 'è perver$O, antiumano: U• na vera e propria espressione fisica del diavolo, dell'anticri$tO. E da parte comunista, tutto il senso e il significato della civiltà occidentale, non è altro che l'espressione dello 1/ruttamento assoluto, l'azione di una volontà di potenza che non per• mette alcuna Tealizzazione di vero socialismo, di autentica emancipa– zione. Sono certamente aberrazioni men- 1ali, e tuttavia ben lontane dall'es• sere facilmente sradicabili; e spes– so anche per inleHigenze alquanto spregiudicate. (Persino l'anarchi– smo non è totalmente immunizzato contro il 1imbolo: avendo anch'esso una bandiera). D'ahra parte non dimentichiamo che, psicologicamente, il problema del disarmo è aggravato da un al– tro pericolo; che al momento si pro• -fila ancora un pò vago, e tuttavia entro pochi decenni potrebbe llive. nire minaccioso. Intendiamo parla– re della « rivincita spirituale >> dei popoli afro-asialici verso la razza bianca che li dominò e li sfruttò a sangue per lungo tempo. Si profile– rebbe, cioè, un razzismo in senso inverso. Senso di rivincita che "Jem– brerebbe indurre tutta la razza Lian• ca, di buona o di malavoglia a unir• si compatta in una difesa suprema. Infatti per alcuni pensatori politici non vi sarebbe alcun pericolo di guerra tra bianchi, poichè tra qual– che decennio dovranno pensare a difendersi contro un paio di miliar– di di afro-asiatici perfettamente or– ganizzati e potentemente armati. Anche qui aleggia possente l'im– ponderabilità del simbolo e del mi- 501
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