Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

on Uranium :n); il compito del qua– le era queJlo di esaminare il pro– blemn nei suoi aspetti generali e particolari ad un tempo. Il primo stanziamento fu di 6000 dollari: pri– mi rivoli ai <1uali seguirà un fiume immenso di denaro. Nel giugno 194-0 fu creato un comitato naziona– le di ricerca e di difesa ( « National Oe(ence Research Comiltee ») ed al– tro stanziamento di 300.000 dollari. Il 28 novembre del 19.U il program– ma fu ampliato e riorganizzato dal– J"OSDR ( « Office o( Scienti6c Re– search and Develo1>ment •); ed infi– ne la formazione di un nuo,•o ramo dell'anna del genio ( « Manhattan District ») con lo scopo specifico di costruire la bomba atomica. Questa data fatidica si precisa nel 13 ago• ... 1942. Se potessero filare e realizzarsi così speditamente i programmi dei Lavori Pubblici ... E pensare che vi fu qualche scienziato che ingenua• mente era convinto che lo Stato a– vrebbe ritenuto non conveniente sobbarcarsi delle spese così coloSl:!a• li, 1>ur avendo intuito la 1>otenza dell'arma; spese che sarebbero sta– te ritenute piì1 utili se investite ne– gli armamenti comuni. Ci sarebbe da discutere, e proba– bilmente senza una definitiva con– clusione, sul fatto se quei tre seien• 1.iati fecero bene o male a redarre e spedire quella famosa lettera. Sì, lo sappiamo: non vi è nè un bene nè un mele assoluti. Ma simili ed angosciosi pl'oblemi non si pos• sono certo risolvere con dei puri concetti filosofici; il bene e il ma- 498 le, nella concretezza della storia, non sono idee astraile, bensì dei far. tori reali e decisivi. E non inten– diamo far leva su quei concetti di bene e di male che possono nascere da giudizi soggettivi, oppure da par• ticolari convenien1.c ( la pioggia è un bene per i negozianti d'ombrelli e un male per le gelaterie, ecc.). Be– ne e male è tutto <tuello che vera– mente eleva o abbassa la natura u– mana; e s'intende non eselusivamen• te in campo tecnico. Questi sono ve• ramente i due valori mi41ua, posi• tivamente o negativamente efficaci. Tutto il resto b. parte dei rapporti relativi, o comunque si tratta di fat– tori che non hanno un peso decisi– vo sui destini umani, Certo - ritornando alla fatidica decisione di Einstein e col.leghi - tale paSl:!osembra avere avuto una particolare attenuante, almeno di triste necessità, anche se non intera• mente giustificata in campo etico. Sebbene che in un recente lavoro - H. Jungk: « Gli apprendisti strego• ni », Einaudi, Torino, 1958 - si è tentato di criticare l'operato che condusse alla redazione della lettera einsteiniana; sostenendo che Wi– gncr, Srilard ed Einstein commise• ro un grave errore nella valulazione delle possibilità nucleari d'ella Ger– mnnia nazista; e si pose avanti la tesi che almeno i mai=:giori fisici IC· deschi avrebbero senz'altro sabota– to le ricerche. Questo non è credibile, e per di– verse ragioni. Basta però quelJa che 1>ossiamo dedurre dal eomportamen• lo e dalle affermazioni del maggiore dei fisici tedeschi, W. Hiscmbcrg. Questi, a guerra finita, non accen• nò mai, nell'esporre i motivi del fai.

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