Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960
de battaglia - scriverà Marx cele. brando la insurrezione del 22, 23 e 24 giugno 1848 - fra le due classi che dividono la società) può giun– ~ere ad una critica profonda della rivolnzione francese e può appro– dare a quella geniale - anche se confusa - concezione sociale, che meritatamente può chiamarsi socia– lista, nel senso pili compiuto del termine (L'icléc cle la révolution au XIX"'• siècle è la prima unica ope– ra che, mettendo a nudo le manche– volezze della rivoluzione del 1789; indica la strada maestra della evo– luzione sociale); Bakunin dedusse il suo pensamento dai fatti ed av– venimenti· di cui (u partecipe, pro– tagonista o soltanto osservatore: la Comune e l'Internazionale, per in– dicare soltanto i maggiori eventi della seconda metà del secolo XIX. A questo punto la storiografia può contare su una chiara e precisa linea di svolgimento, pur se dovrà for fatica ad eHminare la znvorra della libellistica interessata e se dovrà procedere ad interpretazioni e valutazioni della documentazione e.sistente; in ogni caso le brume del– l'alba confusa potranno essere fu. gate dal sole di una critica storica, degna di tale nome. 5 Cadono dunque le altre pretese storiografiche circa la data di nHcita dell'anarchismo; quella che vorrebbe farla risalire all'indomnni della Comune (sarebbe escluso Proudhon e lo stesso Bakunin); quella che vorrebbe riferirla a quel nucleo di pensiero J>roudhonniano che usò l'espressione « anarchia » (verrebbe cosi escluso Godwin e 488 Stirner, ma <1uest 1 ultimo pensatore ha una propria problematica che non è il caso di affrontare in questa st:de); quella che vorrebbe ricer. rarJa nel Testamento di Jean MC8- lier, scriuo nel 1735 e pubblicato parzialmente da Voltaire nel 1762; o nelle manifestazioni degli Enragés durante la Rivoluzione francese: sono queste ultime ntteggiamenti di pensiero e di azione, che se nello rstremismo delle manifestazioni si avvicinano (grossolanamente) alla concezione anarchica, mancano pe– rò di compiutezza e di lungimiran– za quando non contribuiscono addi– ritturn alla elaborazione di una forma pili moderna di statalismo. li debutto dell'anarchismo, dwi– que, si ha con William Godwin, in Inghilterra, ed in Francia con Prou– dhon, in tempi diversi, e con solu– zione di continuità, senza cioè che il secondo conoscesse l'opera del primo. 6 Quale il fine che giustifica una storia dell'anarchismo? A parte quello di finalmente re– stituire all'integritil ed obiettività slorica l'anarchismo - purtroppo, mni, o quasi, interpretato nella sua corretta mani[estazione - una suu storia potrà essere di guida a quan– ti sono iuteressnti al luturo della u– manità libera ed eguale. Infatti, sia che trattasi della sto– ria del pensiero anarchico - (indi– viduo quale soggetto produttore di quel certo pensiero peculiare e ca– ratteristico) - sia che trattasi del– la storia dei fatti anarchici - (in– dividui soggetti di azioni e<l av\'e• nimenti) - questa storia diventa
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy