Volontà - anno XIII - n.7 - luglio 1960

non era rimasto scapolo a lungo; Yasili invece per al1ri cinque anni era andato in giro coi raga::.::.i e aveva scherzato con le raga::.::.e. Ma, dopo tJP<>- 1ato, tmcl1e lui si era calmato. Un muw prim(I dellu guerra gli era nato un figlio. E più di una volu,, passando davanti. alla casa dei Nikitin-, Ivan aveva visto Vasili sorvegliare amorevolmente il bimbo che cam-mi• nova a quauro zampe, oppure portarlo orgogliosamente 1mlle spalle in giro per il cortile. Ivan Kasimov era stato il primo a partire per il fronte, e un mese dopo anche Vasili Nikitin, era suuo richiamato. Avevano combatu.uo senza saper nulla l'uno dell'altro. E si erano incontrati.; eppure Ivan non era del tutto .,icuro che quel soldato della scorta. tedesca fosse Vasltaka Ni• kitin. Non aveva potuto vederlo bene per la gran polvere clte si al::.ava al di so1>radella colonna e per la fame che gli velava gli occhi, e anche perchè a un tratto il soldato aveva fatto un salto in.dietro e non gli si era più avvicinato, mentre lui non poteva. voltarsi. A poco a poco, col passar degli anni, aveva dimenticato tu.uo ; ma ora la scena gli era tornata in mente. « Possibile che quello là fosse proprio Vas1rka? » pensò, accom• pagnando con lo sgu.ardo la figura curva di VITTili. « Anche Va.sili Nikitin. è tornato ,falla guerra sano e salvo? - ,Jo. mandò Ivan. - E' lui quello che passa, vero? :o. La .:ia si avvicinò alla finestra e guardò: « Sì, è ltti :o. « E' molto clie è tortl4to? :o. « Appena finita la guerra, è tornato subito :o. « Ah sì.? E come se la passa? » « Discretamente: lavora come capo•brigata. E' bravo ... ». « Aveva un bambino, vero? » « Si, e poi ne ha avuti altri due. Il primo, quello che ricordi 1u, fre• quenta &iàla scuola di.strettm1le, la nostra l' l,.a finita ». ].,a::.iaguardò /van. e sospirò. Quella notte Ivan rimase sueslio. Si rivoltava da un. fianco all'altro, pensando sempre a Vasili: « Possibile che fosse lui? Ma allora come ha potuto sistemare tutto? Non avrà detto n.iente... »· E Ivan si adclormentò col pensiero che ad ogni costo avrebbe ,lovuto vederlo. Il suo somao fu in• quieto: era nel campo di concentramento e di nuovo lo picchiavano e lo mandavano a lavorare nella cava di pietra. Poi sognò Crunia, e tutto era come se non fosse successo nulla: nè la guerra, n.è che lei avesse sposaio un altro, e Ivan..la baciava e piangeva perclrè finalmente l'aveva ritrovata ... Si svegliò presto: Sciurenli·a dormiva ancora, la .:ia in cucina fau1,VJ. rumore con i secchi. Com.e se <Jualcunogli corresse dietro, ]van uscì di casa in fretta. Il sole non era ancora spuntato e le cose e gli alberi era.110 illuminati ,la una luce fioca e uuiform.a. Immobili, si stendev,mo sul cielo sottili ,uwolette rosee. A.,wlw nei campi in quell'ora mattutina c'era si– lenzio. Aurai;erso la bruma incolore si intravedeva il bosco ancora ad– dormentato. Sul fiume era sospesa una nebbia bianca e il Rubinka sembrava largo e ricco di acque. Ivan camminava lungo i campi. Guardava il grano 470

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