Volontà - anno XIII - n.5 - maggio 1960
Con questa forma di proprietà, perde la concorrenza ogni carattere di guerra e scompaiono tutte le sue funeste conseguenze per convertirsi in stimolo, in soddisfazione e per diffondere egualmente sopra tutti i bene– fici e i progressi di cotesta emulazione. Le condizioni, nelle quali stanno oggi gli operai di fronte al capitali– sta e al lavoro, sono causa, come già vedemmo, che essi conservino male gl'istrumenti del lavoro, procacciando così gravi perdile. Questo male si è cercato convertendo alcuni operai in mm specie di gente di polizia, i <1uali col nome di reggeu1i, ufficiali-maggiori, caporali, ecc. fanno quanto credono utile ai loro padroni, quantunque sia indecoroso e pregiudizievole verso gli antichi compagni. Nella proprietà collettiva, ove ciascuno ha il medesimo interesse, spa– risce ogni genere di aulagonismo: tutti avranno cura degli stromeuti del lavoro od economizzeranno materia e tempo, senza che siano necessari ec– citamenti umilianti. Quando l'operaio sarà padrone del suo lavoro, della sua attività e nessuno potrà rubarglieli, li ap1llicherà in modo migliore di quello che oggi usa e siccome d'altra parte sarà responsabil~ davanti alla collct1ività, della conserva1;ione e rinnovazione dello strumenlo del lavoro~ ne avrì1 cura affine di danneggiare meno i propri interessi. IV - Risultati sociali. La pnrtecipazione della donnn e dei fanciulli al lavoro è una conse– guenza fatale del progresso della industria. Se le. istituzioni sociali, create in vir1l1 dello stato di un'epoca determinata e autorizzata da molti secoli di esistenza; se una religione, leggi e costumi speciali non armonizzano• più col progresso e per conseguenza si frangono, bisogna pur accetlarlo questo progresso, perchè tutli gli sforzi umani sarebbero impotenti ad al– loninnnrlo; per conseguenza, se i fonomcni economici sconvolgono queste, istituzioni, ogni nostro lavoro deve essere diretto a conformarle ad essi. non a contrariarli, perchè sarebbe impossibile. Tutti i lamenti che j tra~ dizionalisti t'levano sono "ani e inutili, e non de\'ono menournmente di– strarre J'a1tc.nzione degli uomini serii. L'impiego della donna e del fanciullo nel lavoro è oggi un'abbomina– zione per lo sfruttamento che di essi si Ca e perchè è un mezzo di cui i borghesi si valgono 1>crridurre il lavoro in infimo stato, e per tirnnneg– ginre di più il proletnriato: ma sarà un beneficio quando la proprietà sia collettiva, perchè libererà la donna dalla tirannia brutale dell'uomo, dalla rachitica strettezza d'cl focolare domestico, aprirà larghi orizzonti alla. sua: intelligenza e alla sua attività e per Carla libera la farà degna della libertà. Il figlio non bntterà più il sentiero che la miseria e la ignoranza dei suoi genitori gli additano, ma unito invece ai suoi compagni di età, e protetto da convenienti sistemi di educazione e di sviluppo, diventerà un uomo che deve vivere la vita della libertà, della lucida intelligenza e dei caratteri energici.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy