Volontà - anno XIII - n.5 - maggio 1960

Togliendo la moglie e i figli dal focolare domestico e trapianlandoli nell'officina, il capitalista ha spogliato il proletario del sentimento della fnmiglia, l'amore ch'egli prima ad essa lo legava, si rivolge ora a tutla 1a sua classe, all'umanità: togliendogli ogni proprie1ì, ed ogni speranza d'averne e condannandolo al salaria10, il grande proprietario ha trasfor– mato l'uomo, la donna e il fanciullo in creature che vivono giorno per giorno, senza previdenza, e per conseguenza pronti a lnnciarsi in qualun– que im1>resn rivoluzionaria per <111anto temeraria essa sia. La moglie, par– tecipando a <1ueslisenùmenti, lungi dall'essere reazionaria e Ianatizzatn dai mostri del con(essionalc e disposta sempre a comprimere gli istinti rivolu– zionarii del marito e dei fig1i, come Caceva nell'antica famiglia, al contrario essa ora li esalta col suo entusiasmo. Tutti sanno quale importanza hanno le operaie negli sc.io1>eridella Catalobrna. Tutti sanno come le donne e i. fanciulli a Parigi abbiano maneggiato i chassepols e la miccia. Se disorganizzando la famiglia dell'operaio il capitalista ha trovato un grande interesse, in contraccambio ha ingrossato le falangi rivoluziona– rie con nuovi e potenti alleali: ha creato la ccmaglin . ••• Siccome la proprietà è nelle mani di un numero relativamente piccolo di indiviclui, così resta per questo fallo cos1i1ui1a una classe privilegiata, la <1uale per conservare i pro1>ri privilegi dovette converùrsi in classe re– gnante e impiegare tutti i mezzi n tal fine. I principali sono: la forza in– tel1e11uale e la forza materiale. La forza intellettuale, di cui dispone In borghesia, suppone per ne• cessitit la debolezza intellet1uale della classe operaia, affinchè questa for1:a e questa debolezza esistano, si è convertita la istruzione in un privilegio sociale, dnl quale risulta necessariamente la ignoranza dei lavoratori. In– fatti, possono andare all'Università soltanto coloro n cui le loro condi– zioni sociali permettono di pagare le spese di matricola comprare libri e soprattutto di poter esimersi dal dovere di lavorare: per ciò è evidente che gli operai, i quali non possono essere in queste condizioni, non hanno ac– cesso al santuario della scienza. In tal modo l'ignoranza della classe la– voratrice è un elemento costitutivo dell'attuale ordine sociale. Per lo stesso motivo In religione, la morale, la filosofia, la legislazione, l'economia politica, ecc. sono opera della stessa classe regnante. I lavoratori non han potuto avere influenza alcuna nella formazione di queste cose, e d'altra parte, privi d'ogni sapere, non han potuto far da giudici. L'uso della ra– gione è stato proibito all'operaio: per esso non v'ha che la fede o Pubbi– clie11:a. La classe dominante uon ha però confidato w1icamente nella ignoranza del In classe sottomessa e per tutto ciò cl1e potesse succedere ha creato una forza materiale rappresentata dalla gerarchia politica, dnlla gerarchia militare, dalla gerarchia religiosa, dall'esercito, dalla polizia, ecc. e in 310

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