Volontà - anno XIII - n.3 - marzo 1960
Molti in1eruazionalis1i 1 Lisogna dirlo, avevano sofferto <1unn1Olui e pii1 di lui specialmente gli OJ>erai, che In polizia perseguiuwa perfino nel lnvoro, imponendo ai padroni di licenziarli - e cominciavano a sen- 1irsi sianchi di quella vita <li lotte e di pericoli, alla quale non vedevano ncs~u,rn fine prossima, e da cui pa– reva 11011 derivasse nè ad essi nè al lu classe lavoratrice beneficio immedia– to. Costa riflettè a lungo, prima nel– le prisdoni di Parigi, poi in Sviz– zcrn, dove momentaneamente si ri– dusse; i,ci consigliò con gli amici per lcuere e in ,,arie peregrinazioni clnn– drstine pn Pltalia, e fini per prcn• derc il iSUOpartito. Lanciò ai suoi compngni di Romagna un manifesto in cui, movendo dal concello che la 1011ndev'ellserc perseguila co11 tilt.ti i mc:.:i, JHOflOnc,,adi inoltrarla an– che nel campo del nemico, parteci– pando alle elezioni politiche per con• quis1nre il diriuo all'esis1enzn come partito e alla propaganda. Questo nuovo atteggiamento di Andren Costa parve alla ma~p:ior partC' dei ~uoi ,mtichi compagni di rcde e fo111rera una diserzione: cer. lo era da prevedere che a <1uel pri– mo pn~so ne sarebbero i:eg11i1ialtri pii, gnl\'i e che infine il socialismo. ~mnrri1a la vin maestra della pro1>a· ~anda rivoluzionaria, si s,arebbf' tra• 11<·ina10 di transazione in transazione, fino a divrn1are quello d1e è OJ?J:;Ì, 1111 punto interrogativo ... o il parti– lo di <·oloro che vogliono dare In t-cnlatn al 1>otcre, facendosi sgabello della 1·las~coperaia. Ma bisogna pur lener C'Onlo di altri cocffirienti del nuovo indirizzo del sociali!lmo, tra i quali In ~ià nata e sempre crcs<'cn– .lr org(mizzazione del proleiariato, 182 che reclama\'a miglioramenti ccono• miei immediati alla classe; e il par• zialc rinsavimento della borghesia. che riconobbe, almeno in as11::atto, alcune delle verità fondamentali del socialismo e mostrò, fosse pure per paura di (leggio, di voler andare in• contro amichevolmente alle rivendi– cazioni degli operai. Come effetlo immediato In co,wcr. ,'1ione di Andrea Co:ila produsse la F1.·issionenel campo dPgl'intemazio– nalii-ti: parte cli esi:i rimasero fodeli al programma anarchico rivoluziona– rio e lo svolsero flOrtanclolo poi a11e rstreme conf'cguenzr logiche: altri ndcrirono alle idee df'I Costa e co- 8lruirono il rmr1i10 .-.ori«listt1 riuolu– :.io,wrio iu,liano. li governo Feppl' (<1uest'aLili1ì1po– liziesca ~li dev'essere ri<'ono.!lciuta) 1.rar profitlo dalla di~<'ordin, r trattò <·on i:pe,·iale riirtrnr<lo i r-ostiani (fi– no al pun1O che nri processi 1>eras– i:-ocia~ione di mnlfallori i P.1\1. li di~tinguevano dagl'inlernazionalisti per domandarne l'a~i:-oluzione), men– tre infieriva , 1 iemmaE="giormente con– tro gl'i11ternnzionalii:-1i vecchi e nuo– vi con una \'ern r-ar-f'innll'uorno, tcn– tn,,a d'infamarli nell'opinione pub– blica e popolava di r.!lsi le prisr:ioni e i domicili contti. Gli avvenimenti 1>osteriori .!IOno Ji:Cneralmenle noli. Co.!lta fu eletto deputalo nel 1882: nonoslante che nvesse dichiarato prima delle elc-zio– ni ii non voJer presiarc giuramen10, entrò nella Camera, giurò e rimn"Se. Per pare<'chi nnni fu il solo so– cialii:1a nella Camera dei Deputati: r- in pii1 di un'occasione SPppe da
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