Volontà - anno XIII - n.3 - marzo 1960
Ma quali siano stati gli anarchici, fou1ori di un anarchismo astrailo, di un 'idea eterea, senza nessi con la realtà storica, noi, confessiamolo, ignoriamo. Che il Santarelli, forse, si voglia riferire alle vaghe ed umane aspira– zioni, di cui è anche permeata l'idea anarchica, e cioè alla giustizia, alla libertà, al rapporto libertà-giusti::.ia, alle, emcmcipa::.ione, al progreuo, in– rese nell'accezione pura dei tennini? O che il Santarelli voglia ri{erirsi ad un anarchismo, quale fermento inesausto di tulle le rivolte, quelle del 1>assa10e quelle ciel presente e quelle dell'avvenire? Non ritenendo il Santarelli uno storiografo dilellantc, avremmo vo– lentieri voluto conoscere quale a,rnr• chico, rappresentativo di un pensie– ro anarchico sviluppato, abbia mai ritenuto l'anarchismo sohanlo idea astratta. Se è vero che nella forma– zione ed assestamento di un compiu– to n sistema » ( il ,•ocabolo valga non nel senso dogmatico di rigidità) si invengono varietà di enunciazioni, non si può onestamente affermare che l'anarchismo sia stato mai ri– guardato come un'idea astratta, me– tafisica, eterea. Ma, per verità, non riusciamo nep– pure a comr>renderc l'altro cissolul,i– smo dilemmatico: e( ••• se 110n fosse vislo alla luce del marxismo, il mo– vimento anarchico o costituirebbe l'oggeuo di una storia di Sfinii, di mc,rtiri, di eroi, o co,aùwerebbe ad (lpparire nella storiografia dominan– le come un elemento cli ordine poto– logico >> (pag. 11). La schematicità di una enunciazione del genere è soltanto ... paradossale, almeno per noi, che sappiamo do"c conducano certi estremismi interprelali\'i ;_ma, se non andiamo errati, non (u pro• prio Gramsci 1 ' a definire il movi– mento libertario « irt grandissima parte un movimento a carattere ma.,. sonico ii, cioè religioso? >> 1n quanto ai t( cornbatt.ime11ti » dei marxis1i nei confronti dell'anarchismo, prefe– riamo non spender parola per di– mostrare che combc,uere l'anarchi: smo, non ha significato mai, pur– troppo, tt conoscere ))' t< comprende– dere >l, bensì contrnslllre con la vio– lenza e t< spietatamente, sen::a f(lr co,teessioni o/l'avversario >1 (sono le testuali parole di Ercoli). S) (;ramsci e l'anarchismo SeconJo il Sanlarclli, Gramsci a– \'rebbe offerlo « unn vaJuta::.ione i– decde dell'wwrchismo ancor oggi vo– lidll » (pag. 24-25); che la valuta– zione gramsciana sia validcJ è argo– mento che discuteremo di crui a po– co per dimostrarne la inconsisten– za, ma che sia << llltiwle » non pos• siamo affa110 negare, così come non si 1>uÒnegare attualilà alle valuta• zioni di Marx, di Engcls, cli Lenin, sulle <1uali il Gramsci si è adagiato comodamente e sulle quali si adage• ranno gli epigoni: Stalin, Toglialli, etc;, etc. e... Sanlarclli ... La valuta::.ione ideale delranar– chismo (atta eia Gramsci consistereb– be ,~ella asseverazione che il (< pun• ro di vista wwrcltico )) n1ol coinci– dere col « 1nmt.o cli vi.,tll della ve– rilù assoluta >), mentre « la verità a.,soluta non basta per t.rascinc,re le masse all'a::.ione, per infondere nel– le masse lo spirito rivoltt::.ionario, ma è n.ecessllria ,ma tt verilà )I deter- u A. CR.u1sc1: COrdin~ Nuoco. Torino, pag. 477. 159
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