Volontà - anno XIII - n.1 - gennaio 1960

gi.co , economico. Inoltre i due grup– pi si trov,mo in un rapporto in.veno ahretumto differente per quel che riguarda. il numero, giacchè gli a– fricani crescono, crescono .~enza po– .rn, ponendo i bianchi in comli::.ione di assoluta minoranzti .Hmza alcun<t. prospettiva di arreswre la spropor– zione, a,1zi uume,11a11dola. Dtt code- pugna ,dia co.5cienza di unu cultura civile. E l'apartheid rapprese111ereb– be la soluzione i,1, termini razionali e rivili: un motln di separarsi piani– fìcoto, 1mn separazione ronsensuale o quasi, che evita il rischio della rissa. Afri.c<tni di là, bianchi qui. Ai primi, i concit.tadini poveri, M– vramw essere forniti i territori, i Vn cmblcrna nu:zis1a: le pand1i11e di un par<'o con la .scritta: « Riservate ai hian<'hi » ste considerazioni base, diventa evi– dente, insopprimibile, il rapporto dit1leuico competitivo che unisce, o divide, i due gruppi. In un mondo a sfondo assolutamente materiali– stico <1uale è il mondo moderno, della tecnica e del capitalismo, ba– sato sulla produzione e sul profiuo, queMa tragica situazione di .,pere• qua:::ione rwn può produrre che o– di.o. loua, ,·ontrasto, nel tentativo reciproco di superarsi e sopraffarsi. Una coesistenza forzo.wi non può cl1e provocare una sola conclu.sione: lo Merminio di una delle due part.i. P~rò questo modo di separarsi ri- -8 me::,zi, i capitali e l'a..'tsi.stenza ne<X!S· sa.ria affinchè possa,w acringer ... i, ,1elle migliori comlizioni, all'opera storica di erigere la prnprin l'iviltti, fo loro cultura, la loro nazione; ma liti poco più in lii. lontano dalle zo– ne prit•ilegiate, liberi dopo. di sce· gliersi il destino che ,·ogliono. La religione a.ccompagna sempre all· in– u,llcrtmza, il concetto di' dulore, di ri11uncia,. Cos'è infatti se non dolo– re, questa necessità di lasciare le terre dei padri, queslO supremo .-.a· rrifìcio di andare a trapiantare le radici di una civiltà altrove? Cos'è la tragedia di questo esodo biblU:o,

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