Volontà - anno XII - n.11 - novembre 1959

A N T o L o G Tre poesie di Bertolt Brecht La canzone della ruota 660 Dei potenti sulla terra Sono note le canzoni: Essi salgono e tramontano Come le costeltazioni. Questo consola e si deve saperlo. Ma per noi che ci tocca nutrirli Non ci furono grosse sorprese. Sal:;ano o cadano: chi paga le spese? Certo la motu gira senza posa, In alto non si resta eternamente. Ma in bauo all'acqua resta uria cosa Sola: girare la ruota per sempre. Non ma11cavano i signori, Avevamo tigri e jcne, E poi a<1uile, 1>orcelJi, Ma nutrimmo questi e (J11elli. Sia i migliori che i peggiori: Ma lo stivale era sempre uno stivale E ci pestava. Voi ca1)ite, intendo dire Che a nessuno, non ad altri, ,•ogliamo sen•ire. Cert,o la ruota gim set1:<lposa, J,,. alto non si resta eternameflte. Ma i,i basso all'oc<1ua rest.a una CO$a Sola: girare la ruota per sernpre. 1 A

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