Volontà - anno XII - n.11 - novembre 1959
eti.oati alla piìa desolante sterilità: Jlox clanaantis in deserto ». 1 Un giorno la polizia, mentre egli era assente da casa, gli ruba dei do– cumenti che erano chiusi in un cas• .sello. Ma <1uale delusione deve aver pro,•ato: a,•eva 1>reso le copie e non gli originali! Se non ci fosse stata l'ospitalità di La suerre Sociale .. il suo libro La ..tueur d,i Burnous a,,rebbe conosciu– to la sorte di tutti i suoi libri, cioè Ja congiura del silenzio. Vigné d"Octon ha affidato la sua <Operaagli spiriti generosi che si ri– bellano contro la tirannia del Ca– pitale 01>pressore e degli strangola– lori ciel libero pensiero. « La prima voha che ne subii gli attacchi fu nel 1900, quando ero de– putato. Stanco di a,•er parlato per otto anni nel deserto del Palais Bour– bons, denunciando le in[amie della guerra coloniale, i delitti dei mal– vagi e dei pescecani che, per pro• fittarne. scatenano i con0iui e li fan– no durare, dalle rh•e del Niger a quelle del Mekong, decisi di abban– donare una tribuna che mi concede– ,,. l'impunità e di rivolgermi al pae• se per me1.zo della stampa, con la eperanza di essere pii, ascoltato: po• teva seguirne la tribuna della Corte d'Assise dietro un geslo <lel gover– no». Vig-né d'Oeton racconta come im– mediatamente mettesse insieme una documentazione ttutenlica e sensa– 'ZÌOnaleche i1n•iò alla stampa la qua– le si alTrellò ad aceellarla, ma non ne pubblicò una riga 1>crchè nel frallempo era intervenuto il go,·er• no con i suoi Comi', segreti cd aveva 1 I.o Re1me A11ard1i1te. 11. l, gl'nn:i,io .1922. organizzalo cosi una congiura del silenzio. Vigné d'Octon non si scoraggiò: riunì la sua documentazione in un libro La gioire du Sabre che dedicò, senza chiederglielo, al Ministro delle Colonie, ufficialmente responsabile di tutti i delitti. Ma bisognava trovare un editore: uno solo accettò di impegnare il suo nome. Tutti gli altri rifiutarono e• nergicamente. Ma quando le 6.000 copie stampate furono 1>ortate allo editore, ,•ennero rifiutate e, per via d"usciere, Vigné d 1 Octon rice,•ette la intimazione di ritirare il nome del– l'editore, altrimenti ci sarebbe stato un procedimento penale. L'opera fu salvala da un coraggioso uomo che si offerse di inco11are dei « papil– lons » che portavano il nome de11a sua casa: « Sté d'Editions Litteraires et Scientifi<1ue!I ». Hachelle, intanto, la tog1ieva dal– le sue librerie. Ma La gioire clu Sabre Cece la sua strada, venne diffusa e l'edizione e– saurita entro l'anno seguente. Vigné d'Octon collaborò alla Re– vue Anarclii$le, fin dal primo nume– ro: egli face,•a « La vie litteraire », la cronaca dclJe lc1tcrc 1 dove lo scril– tore recensiva i libri ricevuti, non con un conuucnto arido, ma anali:r.– zandoli con alleuzione. E' in questa rh•ista che noi abbia– mo letto quegli studi generosi e pro• fondi consacrati ad Han Ryner, Jsa– heHe Eberhardt. che c1ualificò di Loui.se Michel del Saharah, Jack London. Sebastien Faure, Nell'ldée Libre rliresse qualche in– chiesta con la autorità del compe- 1entc che lo caratterizzava. Mobili– lato come medico durante la guer– ra mondiale ciel 1914-1918, Vigné 657
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