Volontà - anno XII - n.11 - novembre 1959

c'è stato una tendenza alla stabilitit dei prezzi. Durante i tre ultimi mesi il costo deJla vita non è aumentato che dal 3 al 4., per cento, secondo Je ci– fre ufficia1i. Ma bisogna ricordarsi che dal principio dell'anno fino a giu– gno l'aumento di questo indice a,,eva raggiunto il 60 per cento, mentre i salari sono stati praticamente bloccati fino a settembre, e non è che ulti– mamente che <1ualche corporazione ha ottenuto degli ,:mmenti di salari che vanno dal 20 al 30 per cento, dopo laboriosi negoziati, scioperi o minacce di scioperi. Ciò significa che il programma di st"bilitò e d'espcmsione economica è basato sul sotto-consumo della maggioranza della popolazione ( il consumo della carne, l'alimento-base dell'Arge111ina, è diminuito del 20 per cento; il consumo della benzina è ugualmente abbassatCJ). Il governo si ,•anta di applicare <ruesto programma con energia e Alsogaray afferma spesso che ouiene un successo dopo l'altro e che prestissimo il periodo della depres– sione più bassa sarà superato. Come prova di vittoria segnala la stabiliti, della moneta in rapporto al dollaro ( da tre mesi il dollaro è quotalo 80 e 83 pesos argentini). E' necessario ricordare che prima della svalutazione il dollaro valeva ufficialmente l 8 pesos, mentre al mercalo libero costava 40 pesos circa. Diamo un esempio caratlcrislico del modo con cui cerli ambienti mi– sero a profiuo la misura « eroica » della svalutazione. Una compagnia esportatrice di cereali avendo dei rapporti con alcuni alti funzionari che erano al corrente del decreto che doveva essere ema– nato, acquistò delle grosse <1uantità di grano al cambio di 18 pesos per dol– laro e lo rivendette subito in ragione di 66 1>esosper dollaro. Quest'« ope– razione» si chiuse con un beneficio d'un miliardo di pesos tolti all'eco– nomia nazionale. Certo, una commissione parlamentare è stata nominata per un'inchie$ta su questa frode, una· delle tante svelate in <1uesti ultimi mesi. Come tutte le commissioni di questo genere, concluderà che se delle irregolarità e delle « negligenze» si sono riscontrate nei riguardi di qual– che funzionario, nessuno può essere dichiarato colpev·ole e castigato. Comunque sia, è certo che la relativa stabilitit monetaria, il <1uasi equilibrio della bilancia commerciale per l'anno in corso - grazie a una forte limitazione deJle importazioni - l'annuncio della riduzione delle spe– se (che sono anéora da concretizzare) e le garam,ie solenni offerle al capi– lale straniero investito, sono le carte che il governo gioca per provocare i grandi investimenti. Vi riesce in grande parte. Ha abbandonato gli or– dini nazionalisti d'autarchia, moho di moda 6no a ieri, ed ha lanciato dei vibranti appelli al capitale straniero per sviluppare l'industria: del pe• trolio, dell'elettricità e della siderurgia: le tre grandi << battaglie» che ha iniziato il governo con l'aiuto del suo gruppo economico - formalo di uomini d'affari. - Le condizioni poste dal Fondo monetario internazio– nale e da altri gruppi capitalistici internazionali per << raccomandare » gli investimenti e i crediti in favore dell'Argentina sono state, evidentemente, accettate dal governo. 643

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